In quasi 150mila al Rabadan
L’edizione conclusa ha registrato il maggior numero di entrate e di introiti degli ultimi anni. Tra le cifre spicca la percentuale di ragazze minorenni curate per abuso. Simone Gianini: ‘Si deve puntare su maggiore sensibilizzazione’.
Il pre-consuntivo presenta cifre positive, con introiti e affluenza in rialzo rispetto agli ultimi anni. La società del Carnevale vuole ora studiare l’indotto della festa sulla città.
In futuro quando si parlerà dell’impatto economico che i sei giorni di Rabadan hanno sul Bellinzonese e sul resto del Ticino ci si potrà basare su dati concreti. La società Rabadan intende infatti dare un mandato a un istituto affinché quantifichi quanto indotto il Carnevale bellinzonese genera alle nostre latitudini grazie per esempio a pernottamenti, introiti nei bar e ristoranti, vendite nei negozi. Nelle prossime settimane è prevista la valutazione di alcune offerte ricevute dalla società organizzativa e l’assegnazione del mandato. Ipoteticamente, i dati potrebbero già essere disponibili entro la prossima edizione del Rabadan, che prenderà il via il 28 febbraio 2019. L’annuncio è stato fatto dal presidente della società del Carnevale Flavio Petraglio in occasione della conferenza stampa di bilancio dell’edizione numero 155, andata «molto bene». Era infatti dal 2011 che i pass venduti non superavano quota 32mila e il fatturato 1,2 milioni di franchi. Complice il bel tempo, in totale l’afflusso di persone durante sei giorni e sei notti ha sfiorato le 150mila presenze (l’anno scorso 145mila), di cui circa 23mila accorse in occasione del corteo mascherato della domenica pomeriggio. Le uniche serate che hanno registrato una flessione sono state quelle del venerdì (-19%) e del lunedì (-15%), compensate però dal resto della settimana: il martedì sera si è in particolare registrato un aumento del 41% rispetto al 2017. Grazie alla possibilità di acquistare pass giornalieri (20’495 venduti) e non solo settimanali (11’902), Petraglio ha fatto notare la leggera diminuzione del prezzo medio: in media i frequentatori spendono 38 franchi per l’entrata (-1%). «Sbagliato pensare che i prezzi siano in aumento», ha sottolineato.
Ancora danni su treni e bus
Oltre ai partecipanti, in aumento sono stati anche gli utilizzatori dei mezzi pubblici (treni Tilo e bus Autopostale, oltre al servizio Nez Rouge). “Buone ma non ancora completamente efficaci” vengono definite le misure intraprese per sensibilizzare gli amanti del Carnevale nei confronti degli altri utenti, dei mezzi pubblici e delle infrastrutture: c’è infatti chi ha recato danni e chi ha fumato sui mezzi nonostante il divieto. In leggero aumento rispetto agli ultimi due anni anche il numero di pazienti soccorsi nella tendina sanitaria: sono stati 98, di cui 22 minorenni. Il dato che più spicca è il sesso femminile di 20 minorenni trattate dai sanitari (solo 2 i ragazzi). Un segnale che
il municipale Simone Gianini, intervenuto a margine della conferenza stampa, ha definito preoccupante. Gianini ha auspicato per le prossime edizioni maggior impegno nel sensibilizzare sul consumo di alcol da parte di Città e società Rabadan. A proposito delle polemiche sulla posa troppo prematura dei cancelli (alcuni
commercianti si sono rivolti all’esecutivo con una lettera sul tema), il municipale ha precisato che ci sono effettivamente dei margini di manovra per prevedere la posa delle barriere di sicurezza più a ridosso della serata di apertura. Il Carnevale era anche al centro di un’interpellanza interpartitica che parlava di una festa diventata ormai militarizzata a causa delle vaste misure di sicurezza, nonché dell’assenza di un concorso per la gestione. Flavio Petraglio ha ricordato che la società s’impegna senza scopo di lucro e a proprio rischio a organizzare i sei giorni di festa per il bene della città, «senza generare utili faraonici».