Amori “impossibili”
Mercoledì tante coppie hanno festeggiato il giorno di San Valentino. Il WWF vuole raccontarvi degli amori “impossibili”, o perlomeno resi più difficili dagli effetti del cambiamento climatico globale. Quotidianamente la vita, e dunque anche la stagione degli amori di molte specie, è messa a dura prova. I tempi, i luoghi e le modalità dell’accoppiamento, consolidati grazie a un lunghissimo processo di evoluzione delle specie, in pochi anni subiscono mutamenti estremi sot- to la spinta del riscaldamento globale, rappresentando una spia d’allarme anche per il benessere dell’intero pianeta. In Antartide, da anni i pinguini imperatore non riescono più a trovare luoghi sicuri dove riprodursi e nidificare, perché l’aumento delle temperature rende i ghiacci estremamente instabili, mettendo a rischio anche la sopravvivenza dei nuovi nati. Molte specie di uccelli hanno invece dovuto anticipare il periodo della riproduzione e di conseguenza la deposizione delle covate. Ciò è accaduto alle
urie nordamericane, che nell’arco di un decennio hanno via via anticipato la riproduzione di ben 24 giorni, ai fringuelli inglesi e a molte altre specie di uccelli e farfalle. Tutti questi animali si sono visti costretti ad anticipare la data di riproduzione al crescere della temperatura primaverile, la quale influisce anche sulla ricerca del cibo. Amare è tra i sentimenti più forti che possiamo provare. Amiamo di più il nostro Pianeta.