C’è speranza per la testuggine d’acqua
Correva l’anno 2003 quando il WWF Svizzera italiana iniziò a interessarsi della testuggine d’acqua, nome comune dell’Emys orbicularis (conosciuta anche come tartaruga palustre), una delle numerose specie Smeraldo – d’importanza europea – presente sul nostro territorio, ma di cui si conosceva ben poco. La specie era ritenuta ormai scomparsa a Sud delle Alpi. L’idea di dire addio a questo animale ancestrale proprio non piaceva al WWF e – su iniziativa di due biologi attivi in seno al comitato – prese forma il Gruppo di lavoro Emys Ticino, che in poco tempo riuscì a far nascere un progetto di ricerca sul campo. Negli anni 2005 e 2006 vennero posate delle nasse negli ambienti ritenuti più interessanti: le Bolle di Magadino e i laghetti di Origlio, Muzzano e della Colombera a Stabio. I risultati di questa prima ricerca furono sorprendenti: non solo la specie risultò ancora presente, ma la popolazione più importante (17 individui) fu trovata dove meno era attesa: nello stagno della Colombera. Grazie all’entusiasmo suscitato da questa prima ricerca
fu possibile finanziare uno studio più approfondito presso la Colombera, dove 5 individui furono catturati e muniti di una minitrasmittente. Le informazioni raccolte sono risultate preziose per conoscere gli ambienti frequentati, le esigenze della specie e i pericoli, costituiti principalmente dagli spostamenti negli ambienti agricoli. Il recente decreto di protezione del comparto Molino-Colombera ha tenuto conto di queste esigenze e le misure contenute permetteranno di meglio tutelare questa piccola popolazione. Nel frattempo una prima valorizzazione del biotopo Pra Vicc, frequentato dalle Emys, è già stata eseguita nel 2014 dall’Ufficio cantonale natura e paesaggio. Nel corso di quest’anno sono previsti ulteriori interventi di valorizzazione da parte dei comuni di Mendrisio e Stabio. Questi sforzi da soli non permetteranno però di salvare la popolazione di testuggini d’acqua in Ticino. Pertanto, sin dal 2009 si è dato inizio all’idea di una stazione di riproduzione per le Emys. Il luogo ideale è stato trovato alle Isole di Brissago, dove un piccolo stagno è stato ampliato e adattato alle esigenze di questa piccola tartaruga. Gli sforzi sono stati premiati sin da subito, con la nascita delle prime sette tartarughine nell’autunno del 2013. L’intento è di rilasciare le tartarughe nate alle isole presso le Bolle di Magadino e lo stagno della Colombera, per rinforzare le due piccole popolazioni presenti. Per poter attuare questa fase finale è stata presentata la richiesta di autorizzazione all’Ufficio federale dell’ambiente. Attendiamo quindi con impazienza luce verde da Berna per compiere questo ultimo passo e ridare speranza al futuro di questa simpatica specie nella nostra regione.