Costruttore di parti del corpo
Martin ha da poco concluso l’università, ha studiato ingegneria meccanica con specializzazione in bioingegneria. Il suo è un percorso interdisciplinare, che gli ha permesso di prendere parte a un concorso per una posizione di costruttore di parti del corp
“Stefi, ascolta, ti devo parlare, vediamoci subito, ho una cosa incredibile da dirti, ti aspetto al solito posto tra un’ora!” – dice Martin al telefono con la sua ragazza. “Martin! Aspetta! Cos’è successo? Non farmi preoccupare! Dimmi subito di cosa si tratta!” – risponde Stefania. “No, ora non posso, niente di grave, fidati, è una cosa fighissima!” “Ecco, quando fai così sei insopportabile, ma sono troppo curiosa quindi ti raggiungo subito. Ma ricorda, se è uno scherzo ti costerà caro, anzi, carissimo, la tua carta di credito ne porterà le conseguenze” – risponde Stefi sperando in una bufala. “Oh! Stefi! Sono qui!” – grida Martin dall’angolo del bar. “Eccoti, non ti avevo visto! Ho fatto tutto di fretta, praticamente sono uscita in pigiama” – dice Stefi con il fiatone. “Dai, siediti, ora prendi da bere?” “Una cioccolata calda, fa un freddo boia oggi” – risponde Stefi. “Se te lo dico non ci credi.” “Sentiamo, hai vinto alla lotteria oppure hai finalmente deciso di portarmi in vacanza alle Maldive?” – chiede Stefi con sarcasmo. “Niente di tutto questo.” “E ti pareva!” “Dai, dai, dai, ascoltami, ho trovato un super annuncio di lavoro, inizialmente pensavo fosse falso, ma poi ho telefonato e l’azienda esiste davvero!” “Wow! E di cosa si tratta? Ti hanno preso per un provino al Grande fratello?” – scherza di nuovo Stefi. “Di più! Molto di più!” – risponde Martin.
ti racconto. Cosa “Ti hanno proposto un posto come assistente cuoco a Google?” “Non dirlo neanche per scherzo! Lo sai che io cucino solo per te amore, non potrei mai farlo con persone sconosciute!” – risponde Martin con altrettanto sarcasmo. “Non fare il ruffiano, vai al sodo e raccontami di cosa si tratta, che io intanto mi bevo questa gustosa cioccolata.” “Questa mattina leggendo il giornale ho trovato un annuncio in cui cercano un profilo che mi si addice, un costruttore di parti del corpo!” – spiega Martin entusiasta. “Scusa? Puoi ripetere?” “Hai capito bene! Guarda che non è niente di strano” – specifica Martin. “E da dove salta fuori ’sta roba?” – chiede Stefi perplessa. “Anche io all’inizio ero scettico, ma poi ho chiamato e la segretaria della start-up mi ha spiegato di cosa si tratta, una gran figata!”
Pezzi di ricambio per esseri umani riprodotti in modo preciso, grazie alla stampa 3D, in moderni nanomateriali
“Ma sei sicuro di quello che dici?” – rilancia Stefi. “Assolutamente sì. È esattamente ciò per cui ho studiato all’università, con la sola differenza che quando ho iniziato gli studi nessuno immaginava potesse diventare in tempi così brevi una vera professione.” “Okkey, ma di cosa si tratta concretamente? Me lo sai spiegare senza troppe supercazzole?” – chiede Stefi. “Ma certo che sì. In città ha da poco aperto una start-up specializzata nella costruzione di pezzi di ricambio per esseri umani. In pratica, in modo molto preciso riescono a riprodurre parti del corpo, sfruttando la stampa 3D, i moderni nanomateriali, ma soprattutto i Big data!” – spiega Martin. “Urca! Ma ’sta roba non è illegale? In genere non si chiama traffico di organi?” – chiede Stefi. “No, certo che no! La start-up ha inventato un modello di progettazione originale che ha anche brevettato, altro che traffico di organi. Con loro posso mettere in pratica le mie nozioni di ingegneria meccanica e bioingegneria.” “Se devo essere sincera la cosa mi spaventa un po’, soprattutto la parte etica mi lascia perplessa” – replica Stefi.
Grazie alla grossa quantità di dati oggi a disposizione riferiti a persone in carne e ossa, i ricercatori possono adattare ogni organo alle specifiche esigenze
“Ma non finisce qui. Non si tratta soltanto di riprodurre parti del corpo con la stampante 3D a basso costo, ma di rendere queste protesi intelligenti” – spiega Martin. “Spiegati meglio!” “Siamo nell’era dei Big data e questo significa nuove grandissime opportunità!” “Ossia?” “Significa che non è più necessario produrre dati sperimentali in laboratorio da usare per la costruzione di parti del corpo, ma avendo a disposizione grosse quantità di dati veri, di persone vere, provenienti da situazioni e contesti veri, i ricercatori potranno cambiare i modelli con cui progettano, elaborano e producono le parti del corpo” – spiega Martin. “Interessante, ora mi è più chiaro. Questa storia dei Big data l’ho sentita anche l’altro giorno all’università. Se ho capito bene però, ciò che mi stai dicendo vale per tutti i campi di ricerca, non solo per la medicina o l’ingegneria. Giusto?” “Esatto. È proprio così. Se poi a tutto questo aggiungi la parte di intelligenza artificiale che consente alle macchine di imparare autonomamente, il gioco è fatto!” – esclama Martin. “Cosa c’entrano ora le macchine con i pezzi di ricambio del corpo?” “Scusa, mi sono spiegato male io. Ho usato il temine macchina ma avrei dovuto usare un termine più generico che contraddistingue l’internet delle cose. Le cose, come una parte del corpo ricostruita in laboratorio, potrebbe essere dotata di intelligenza artificiale ed essere collegata alla rete internet, magari per il monitoraggio continuo dello stato di salute della persona che la indossa, oppure per la condivisione delle informazioni che essa raccoglie durante il giorno” – spiega Martin gasatissimo. “Fantastico! Ora mi è tutto più chiaro.
Oggi la meccanica. E domani?
Mi fai venire in mente una citazione che ha fatto il mio prof l’altro giorno, continuava a ripetere che presto saremo immersi nell’era dell’intelligenza condivisa! Così facendo, le singole parti del corpo che verranno prodotte, con il consenso dei proprietari, saranno interconnesse per migliorare costantemente la loro intelligenza artificiale. Ci sono?” – chiede Stefi coi baffi di cioccolata. “Bravissima! Ci sei in pieno! È proprio questo aspetto, unito a quelli precedenti, a rendere la proposta di lavoro una grande opportunità, nuova, fresca e interdisciplinare.” “Allora sbrigati! Hai già inviato il tuo Cv?” “Stefi, calma, la cosa è freschissima e non ho un CV pronto, chi immaginava che saltasse fuori una proposta del genere? La segretaria mi ha detto che ho tempo fino a fine mese.” “Ti ha detto altro la segretaria?” – chiede Stefi curiosa. “Stefi, non sarai mica gelosa? Guarda che nemmeno la conosco, ho solo parlato con lei al telefono per pochi minuti, è stata molto gentile e disponibile.” “Ah ecco, buono a sapersi …” “Mi ha anche spiegato che nel Cv devo valorizzare eventuali esperienze in cui la creatività è stata determinante per il raggiungimento degli obiettivi.” “Questo è un bel consiglio, sicuramente vorranno andare oltre le competenze che hai acquisito all’università. In ogni caso, che sia chiaro, al colloquio vengo pure io!” – conclude Stefi diffidente.