laRegione

La Seco come arbitro per l’Ats

-

Sono ancora molto lontane, dopo tre sedute di negoziati, le posizioni del Consiglio di amministra­zione (Cda) e dei rappresent­anti del personale dell’Agenzia telegrafic­a svizzera (Ats) riguardo all’annunciata soppressio­ne di 36 posti di lavoro a tempo pieno su 150. Le parti hanno convenuto di rivolgersi alla Segreteria di Stato dell’economia (Seco) per una conciliazi­one. Nell’ambito delle trattative avviate dopo quattro giorni di sciopero compatto dei giornalist­i a fine gennaio-inizio febbraio, la delegazion­e del Cda ha proposto di pagare un mese di salario supplement­are alle persone licenziate, nell’ambito del piano sociale. Le parti sono in disaccordo sull’entità dei licenziame­nti e sulle misure previste dal piano sociale, ritenuto del tutto insufficie­nte dalla redazione, in particolar­e per gli ultrasessa­ntenni che la direzione vorrebbe mandare in disoccupaz­ione. Il Cda conferma il numero di licenziame­nti, mentre il Comitato di redazione (Core) esige una riduzione dei tagli fra il personale. Inoltre i rappresent­anti dei dipendenti chiedono appunto un netto migliorame­nto del piano sociale. Le due delegazion­i si sono accordate per la creazione di un fondo per i ‘casi di rigori’, ossia per le persone nelle condizioni più precarie. Sono concordi anche nel riconoscer­e all’Ats una funzione di servizio pubblico e chiedono che la Confederaz­ione copra i costi per un servizio plurilingu­e. Un’ulteriore seduta è prevista lunedì 19 febbraio. Malgrado questi progressi parziali raggiunti durante le tre sedute negoziali di questa settimana, le divergenze sono tali da impedire un rapido accordo. Per questa ragione la delegazion­e del Cda, d’intesa con la Core, ha deciso di richiedere l’intervento dell’Ufficio federale di conciliazi­one della Seco.

 ?? KEYSTONE ?? Difficili trattative
KEYSTONE Difficili trattative

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland