Semaforo verde a sei treni
Il Taf autorizza le Ffs a testare i primi bipiano della Bombardier dal 26 febbraio Parzialmente revocato l’effetto sospensivo del ricorso di Inclusion Handicap. Via libera alle carrozze già pronte, per le altre si vedrà.
Le Ffs potranno testare almeno temporaneamente, dal 26 febbraio, sei dei loro nuovi treni bipiano per il traffico a lunga percorrenza (Tlp). Il Tribunale amministrativo federale (Taf) ha in parte revocato l’effetto sospensivo del ricorso presentato a fine gennaio da ‘Inclusion Handicap’, organizzazione che riunisce tutte le associazioni svizzere a tutela dei disabili. Secondo Inclusion Handicap, i nuovi treni non rispettano le esigenze poste dalla legge sui disabili riguardo all’accesso ai trasporti pubblici. Nel suo ricorso, diretto contro l’autorizzazione d’esercizio con validità limitata rilasciata a fine novembre dall’Ufficio federale dei trasporti (Uft), l’organizzazione denunciava una serie di carenze riguardanti i nuovi convogli. A cominciare dalle rampe che li collegano ai marciapiedi delle stazioni, talmente ripide a suo dire che le persone in sedia a rotelle non possono utilizzarle senza chiedere aiuto. Dal canto loro, il 2 febbraio, le Ffs hanno chiesto al Taf di autorizzare, senza un’ulteriore audizione, l’impiego dei bipiano Tlp e di revocare l’effetto sospensivo del ricorso di associazione. Il tribunale ha accolto l’istanza per sei convogli (due Ic
200, due Ir 200 e due Ir 100) e respinto le richieste dei ricorrenti riguardo a provvedimenti preventivi per l’adeguamento delle carrozze in parte già pronte. Se desse seguito a queste richieste il tribunale anticiperebbe in pratica la decisione finale, spiega il Taf nella decisione intermedia del 14 febbraio pubblicata
ieri. Inoltre, promulgare misure preventive comporterebbe il rischio che queste si rivelino inutili e che le Ffs subiscano così un danno finanziario. Il Taf non si è ancora pronunciato sull’effetto sospensivo riguardante i treni non ancora terminati dal costruttore Bombardier. In una nota, le Ffs si dichiarano comunque soddisfatte. Ora – affermano – potranno testare il regolare funzionamento e l’affidabilità dei nuovi treni nell’esercizio quotidiano prima di integrarli a pieno titolo nel nuovo orario da dicembre 2018. In una prima fase i convogli verranno impiegati come InterRegio sulla tratta Zurigo-Berna e/o come RegioExpress sulla tratta Zurigo-Coira. Poi verranno fatti circolare progressivamente sulla linea San Gallo-Berna-Ginevra Aeroporto e su altre linee InterCity. Le Ferrovie federali rilevano che sin dall’inizio sono in stretto contatto con le organizzazioni dei disabili. Queste sono state pure coinvolte nella progettazione. Già nel 2011 – scrivono le Ffs – le organizzazioni avevano visitato il modello in legno in scala 1:1 del treno, l’avevano attraversato con la sedia a rotelle e avevano dato i loro riscontri. “La pendenza delle rampe era identica a quella che oggi troviamo a bordo dei veicoli” e, secondo le Ffs, conforme alle norme. “Allora non erano state sollevate obiezioni in riferimento alle rampe”. Dal canto suo, Inclusion Handicap ha fatto sapere che non vuole ritardare i test con i nuovi treni. L’organizzazione dei disabili rileva che, a seconda della sentenza della Corte, i treni potranno essere adattati ulteriormente. Le Ffs avevano ordinato nel 2010 alla Bombardier 62 treni a due piani destinati alle grandi linee per un totale di 1,9 miliardi di franchi. I primi convogli sarebbero dovuti essere consegnati nel 2013, ma si sono accumulati ritardi.