laRegione

Auto ‘esauste’, polizia a piedi

- Di Marco Marelli

La polizia provincial­e del Verbano-Cusio-Ossola (Vco), fra i cui compiti c’è anche la tutela ambientale sull’area che va dalle sponde del Lago Maggiore alla Val Formazza, da mercoledì ha dovuto sospendere il servizio di pronta reperibili­tà 24 ore su 24. Il motivo della sospension­e? Si stenta a crederlo, eppure è vero: sono rimasti a piedi, in quanto le auto di servizio... sono fuori servizio (il gioco di parole è inevitabil­e). Le due Fiat Panda 4x4, che arrivavano dovunque, dopo aver percorso, nel corso di una ventina d’anni, quasi 600mila chilometri (fra tutte e due) sono fuori uso. Restano un “pick-up” che ha pure macinato i suoi 330mila chilometri, e una Lancia Ypsilon, che con 15 anni di vita e 120mila chilometri la polizia provincial­e aveva ricevuto dallo Stato, dopo che era stata sequestrat­a alla criminalit­à organizzat­a. Insomma, due veicoli che meriterebb­ero di essere affidati allo sfasciacar­rozze. La preoccupaz­ione degli undici componenti l’organico della polizia provincial­e del Vco, nelle parole del comandante Riccardo Maccagno: «In queste condizioni possiamo far ben poco anche per quanto attiene al servizio di vigilanza e controllo del territorio. C’è poi da valutare quanto sia sicuro mettersi al volante di questi due veicoli». Della decisione di sospendere il servizio di pronta reperibili­tà sono stati avvisati il presidente della Provincia, i vicepresid­ente della Regione, sindacati, prefetto e questore. E non è certamente la prima volta che viene fatta presente una situazione ormai ingestibil­e. Il problema, non di poco conto, è che l’amministra­zione provincial­e del Vco ha le casse vuote. Non resta che sperare in un intervento della Regione Piemonte, sollecitat­a anche dai sindaci del Verbano-Cusio-Ossola.

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Si fa quel che si può

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