Animali maltrattati: chi doveva controllare?
Chi doveva controllare? Come è possibile che si sia giunti a una situazione tanto deplorevole? Approda in Gran Consiglio la vicenda dei poveri animali abbandonati a sé stessi in una fattoria di Dino. I quadrupedi (una trentina fra asini e lama) sono poi stati trasferiti in un’altra collocazione per ordine del veterinario cantonale, che ha in seguito vietato al fattore di allevare animali. Dopo l’interpellanza presentata al Municipio di Lugano, la Ppd Sara Beretta Piccoli, stavolta nella sua veste di deputata, ha presentato un atto analogo al Consiglio di Stato. Alla autorità cantonale gli interpellanti – con Beretta-Piccoli altri sei deputati (Raoul Ghisletta, Lara Filippini, Matteo Quadranti, Tiziano Galeazzi, Germano Mattei e Maristella Patuzzi) hanno firmato l’atto parlamentare – chiedono ragione dei mancati controlli, dal momento che i provvedimenti di tutela degli animali sono stati presi solo quando la vicenda è uscita sulla stampa, illustrata anche da foto di animali morti o morenti. Ma ecco il fuoco di fila delle domande. “Quali e quanti animali sono detenuti dal proprietario in questione? Quanti gli animali morti nel corso degli anni? Quanti debitamente ‘eliminati’ con le usuali consone procedure?” chiedono per cominciare i sette deputati. “Per quale motivo, considerando il ritrovamento di una carcassa (ossa), eventuali animali morti non sono stati debitamente ‘smaltiti’? Quante altre segnalazioni sono giunte su questo caso? Una volta presi i correttivi auspicati, chi controlla (e con quali parametri) che venga rispettata la legge in merito? Quanti e che tipo di controlli vengono effettuati riguardo alla gestione di questi particolari equini sul territorio cantonale? Si ritiene che questi controlli e le misure prese siano sufficienti a tutelare gli animali?”. E ancora: “Per quale motivo l’ufficio del veterinario cantonale vien a conoscenza di questi fatti a mezzo stampa e non a seguito dei preposti controlli? Chi deve preoccuparsi di controllare queste misure? Quale formazione e quali permessi devono possedere i detentori di questi animali? Si pensa che gli standard per la cura di bovini, ovini ed equini nel cantone siano sufficienti?”.