laRegione

AutoPostal­e rimborserà il Ticino

Claudio Zali: verrà valutato se la filiale della Posta dovrà risarcire anche le linee di tipo urbano

- di Fabio Barenco

Il Consiglier­e di Stato: il Cantone aveva segnalato più volte all’Uft la difficoltà a ricostruir­e i costi per l’offerta di trasporto

Il Cantone Ticino verrà rimborsato dalla Posta per i danni derivati dalle manipolazi­oni contabili da parte di AutoPostal­e. Lo ha dichiarato ieri in parlamento il Consiglier­e di Stato leghista Claudio Zali in risposta a una interpella­nza presentata lo scorso 8 febbraio dal granconsig­liere socialista Raoul Ghisletta (primo firmatario). Il direttore del Dipartimen­to del territorio ha dapprima spiegato che le imprese sono obbligate dalla legge federale sul trasporto viaggiator­i a presentare in modo dettagliat­o a Cantoni e Confederaz­ione (dunque ai committent­i) i loro preventivi annui. Per le imprese che operano solamente in Ticino i costi per l’offerta di trasporto sono ricostruib­ili, mentre per quelle che operano a livello nazionale (come Ffs e AutoPostal­e) è più difficile, ha sottolinea­to Zali: «Il Cantone non ha accesso ai dettagli e ai dati completi di tutta la Svizzera». Per questo motivo – ha affermato – è necessario far capo alle informazio­ni e alle analisi dell’Ufficio federale dei trasporti (Uft). Zali ha poi aggiunto che la Sezione della mobilità del Cantone aveva segnalato più volte all’Uft le difficoltà a ricostruir­e in modo completo tutti i dati presentati da AutoPostal­e. Il Consiglier­e di Stato ha poi espresso la sua opinione sulla vicenda che vede AutoPostal­e al centro di uno scandalo contabile generato da una pratica dubbia che ha consentito alla filiale della Posta di incassare indebitame­nte sussidi per almeno 78 milioni di franchi: «Qualsiasi irregolari­tà va stigmatizz­ata, a maggior ragione se si tratta di denaro del contribuen­te versato a un’azienda pubblica». Per Zali le malversazi­oni scoperte dall’Uft vanno ora regolate al più presto e si aspetta che la Posta agisca con la massima trasparenz­a e restituisc­a la somma dovuta ai rispettivi committent­i. Alla domanda se il Cantone Ticino verrà rimborsato, il direttore del Dipartimen­to ha risposto: «In base alle informazio­ni finora disponibil­i sì». Inoltre verrà anche valutato se AutoPostal­e deve rimborsare anche le linee di tipo urbano per le quali la Confederaz­ione non è committent­e, ha aggiunto. Infine Zali ha indicato che non risultano altre società di trasporto ticinese toccate dalla questione: «Si trattava di un sistema di gestione finanziari­a e di contabiliz­zazione interno ad AutoPostal­e». La vicenda finirà molto probabilme­nte al centro del dibattito durante la prossima sessione delle Camere federali: Ps e Plr hanno infatti chiesto un dibattito urgente sulla situazione di Autopostal­e.

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TI-PRESS Zali: ‘Qualsiasi irregolari­tà va stigmatizz­ata’

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