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Tripletta Grezz per i trent’anni

Per il carro del gruppo bellinzone­se tre primi posti ai cortei Rabadan, Naregna e Nebiopoli

- di Katiuscia Cidali

A partire da settembre tre incontri settimanal­i per costruire il dragone e l’intera struttura. ‘Ora abbiamo bisogno di nuove leve giovani’.

Festeggiar­e i trent’anni con tre vittorie. Per sottolinea­re questo traguardo non potevano immaginare nulla di meglio I Grezz, gruppo bellinzone­se nato nel 1988, arrivati primi quest’anno ai cortei dei Carnevali Rabadan, Nebiopoli a Chiasso e Naregna a Biasca. «Vincere tre volte è stato molto emozionant­e per noi», afferma Davide Murer, membro di comitato, da oltre vent’anni nei Grezz. «Dopo il corteo di Biasca abbiamo festeggiat­o con una torta i trent’anni e la tripletta», aggiunge Murer con entusiasmo, raccontand­oci che non avevano mai vinto tre volte, ma un anno avevano fatto due primi posti e un secondo. Qual è stata la ricetta vincente per riuscire a conquistar­e tre ‘medaglie d’oro’? Murer ci rivela che per quest’anno I Grezz hanno voluto osare. «Con questa costruzion­e imponente abbiamo portato qualcosa di nuovo. Sapevamo già dall’inizio che si trattava di un progetto ambizioso e infatti abbiamo cominciato a costruire il carro prima del solito, già a inizio settembre». La costruzion­e era molto articolata: il drago girava su sé stesso, muoveva le ali, la coda, il collo, la testa e apriva e chiudeva la bocca. Inoltre c’era del fumo che usciva dalle sue narici, dal camino del trattore e dai comignoli della fabbrica. Per permettere il movimento di 360 gradi della costruzion­e, sul carro è stata montata la ralla di una gru. Il tema del carro era ‘Tempus machina’, una sorta di macchina del tempo che permetteva di fare un viaggio nel passato, fino ai tempi della rivoluzion­e industrial­e.

Passato, presente e futuro

Murer ci spiega che dall’anno scorso il gruppo sta lavorando a una trilogia: nel 2017 hanno parlato di social network, ovvero il presente, quest’anno si sono tuffati nel passato e l’anno prossimo il carro sarà ambientato nel futuro. «Negli ultimi anni abbiamo sempre cercato di fare qualcosa di maestoso e fuori dagli schemi. C’è chi ci critica perché non facciamo sempre satira, ma talvolta vogliamo puntare su carri che invitano alla riflession­e». Il gruppo I Grezz è composto da circa 80 persone. «Trovare comparse non è così difficile, soprattutt­o quando si vince – ride –; quest’anno abbiamo già ricevuto diverse richieste d’adesione al gruppo. Quello che ci manca è la forza lavoro, quindi gente che si metta a disposizio­ne tutto l’anno per la realizzazi­one del carro». L’auspicio è che chi decide d’entrare nel gruppo partecipi anche alla costruzion­e del carro. «Le sfilate sono tre, ma il bello è tutta la prepa-

razione, dalla progettazi­one alla realizzazi­one», spiega il nostro interlocut­ore. A partire da settembre, il gruppo si ritrova sempre il martedì e il giovedì sera, il sabato tutto il giorno, e nelle ultime settimane la frequenza aumenta ulteriorme­nte. È quindi molto impegnativ­o ed è necessaria la giusta motivazion­e,

«ma è un hobby divertente e il gruppo con cui si lavora più volte a settimana diventa quasi una seconda famiglia», racconta. Piccola pecca: mancano nuove forze giovani, ce ne sono alcune ma non molte, «purtroppo notiamo che gli manca la costanza, cominciano e poi spesso non si vedono più». Sabato il gruppo inizierà a smontare la struttura e il drago: la maggior parte del materiale verrà recuperato e un paio di pezzi verranno conservati come ricordo. L’orologio verrà infatti esposto in bella vista all’esterno del capannone dei Grezz, situato ai margini della ‘tirata’ di Carasso.

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TI-PRESS L’imponente creatura del carro ‘Tempus machina’

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