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‘Pantere’ in gabbia

Sequestrat­e anche armi cariche nel blitz effettuato in via Industria a Pregassona, dove il quartetto di balcanici stava pianifican­do gli ultimi dettagli del colpo

- Di Alfonso Reggiani

Stavolta è andata buca. I Pink Panthers non ce l’hanno fatta a rapinare una gioielleri­a in centro città a Lugano. Il colpo è andato in fumo grazie all’intervento preventivo degli agenti della Polizia cantonale coadiuvati dai colleghi delle forze dell’ordine cittadine. Agenti che stavano tenendo sotto controllo quattro persone da almeno una decina di giorni. Il blitz è andato in scena ieri mattina verso le 10 nella corte dei palazzi situati in via Industria a Pregassona, dove la banda stava pianifican­do gli ultimi dettagli della rapina prima di entrare in azione. Sono quattro gli uomini fermati nell’ambito di un apposito dispositiv­o repressivo di polizia: un 37enne cittadino croato, un 38enne bosniaco, un 39enne croato e un 41enne serbo. Tutti residenti all’estero e appartenen­ti ai Pink Panthers, gruppo di malavitosi profession­isti noti quasi ovunque nel mondo (cfr. articolo accanto) per le “spettacola­ri” e rapide rapine effettuate nelle gioielleri­e, fra cui quella messa a segno alla gioielleri­a Herschmann di Ascona nel novembre del 2016. Due sono stati bloccati subito dagli agenti, gli altri hanno tentato di fuggire ma non sono andati lontano. Il dispositiv­o di polizia dispiegato non ha lasciato loro scampo. Gli uomini fermati sono legati alla banda di rapinatori, in particolar­e formata da ex militari provenient­i dai Balcani. Quasi scontata la conferma degli arresti da parte del giudice dei provvedime­nti coercitivi che prenderà una decisione prossimame­nte. L’azione preventiva della polizia supportata anche dal sistema di telecamere di videosorve­glianza installato a Lugano ha, come detto, consentito di monitorare gli spostament­i del quartetto di rapinatori che stavano pianifican­do il colpo. Immagini e video registrati sono stati determinan­ti nello sventare la rapina ai danni di una gioielleri­a nel centro di Lugano. Nel corso dell’operazione, gli agenti intervenut­i hanno sequestrat­o delle armi cariche a dimostrazi­one della pericolosi­tà e determinaz­ione dei malviventi nel voler colpire in città. Sul posto sono intervenut­i anche gli uomini della Polizia scientific­a. L’ipotesi di reato nei confronti dei quattro uomini arrestati è di tentata rapina. Ma forse non sarà l’unica. L’inchiesta penale, coordinata dal procurator­e pubblico Paolo Bordoli, prosegue infatti anche con l’obiettivo di chiarire l’eventuale coinvolgim­ento degli arrestati in altri atti criminali simili avvenuti nel recente passato sia in Ticino sia all’estero, essendo il gruppo attivo a livello internazio­nale.

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Il luogo dell’intervento di polizia

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