laRegione

Dino, animali tratti in salvo

- Di Alfonso Reggiani

Sono già stati collocati in un luogo sicuro i capi di bestiame (una trentina fra asini e lama) che vivevano in condizioni disastrose alla fattoria di Dino. Allo stesso modo, è stato intimato il divieto di tenuta animali al titolare dell’azienda agricola. Lo ha deciso, come noto, l’Ufficio del veterinari­o cantonale che ha ordinato il trasferime­nto di tutti gli animali. Questa è la prima conseguenz­a adottata nei confronti dell’allevatore. L’azienda di Dino è balzata agli onori della cronaca dopo alcune immagini eloquenti che mostravano le pessime condizioni degli animali pubblicate nei giorni scorsi fra cui quella di un lama morto. Immagini che erano giunte all’ufficio del veterinari­o cantonale all’inizio della scorsa settimana inviate da alcuni cittadini, minacciati dall’allevatore e scandalizz­ati per come venivano tenuti gli asini e i lama. Il fatto che tutti gli animali siano stati confiscati rientra nella categoria di una casistica ritenuta grave agli occhi dell’autorità. Non quanto il caso emerso alcuni anni fa in un’altra fattoria di Vezia dove gli animali (una quindicina di maiali) vivevano in condizioni ancora peggiori. Un caso che aveva portato alla condanna dell’allevatore da parte della Procura. Comunque, le condizioni in cui vivevano asini e lama sono state oggetto di ben due atti parlamenta­ri, uno rivolto al Consiglio di Stato, l’altro alla Città di Lugano (prima firmataria la deputata e consiglier­a comunale Sara Beretta Piccoli). Ad aggravare la posizione dell’uomo responsabi­le dell’azienda sono state le foto, ritraenti la carcassa di un animale morto e un asino ferito a terra, inviate lunedì alle autorità, che ora non escludono la possibilit­à di una denuncia al Ministero pubblico per maltrattam­enti.

 ??  ?? Un’immagine della fattoria. Altre su www.laregione/dino
Un’immagine della fattoria. Altre su www.laregione/dino

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland