Case nuove, meno posteggi Muzzano, ‘no a Collina’
“Che, come avviene con il Regolamento cantonale dei posteggi privati, il numero di parcheggi obbligatori nelle nuove case sia calcolato e ridotto tenendo conto dell’allacciamento ai mezzi pubblici”. È la prima richiesta della mozione presentata dal gruppo Ps-Pc e Verdi in Consiglio comunale a Lugano. Una mozione che chiede pure di abbattere ulteriormente il numero di posteggi in presenza di progetti di abitazioni che dimostrano di non necessitarne di pubblici sostitutivi, di censire i posti auto privati e pubblici, con l’introduzione di un registro analogo a quello degli indici di sfruttamento e di consentirne il travaso fra proprietà adiacenti. I mozionanti ritengono che è ora di abbandonare le norme in vigore dagli anni Settanta quando c’era un reale problema di carenza. Col passare degli anni e in particolare ai giorni nostri, però, la situazione è mutata e ve ne sono tanti in affitto. Una situazione che vanifica l’obiettivo di ridurre il pendolarismo, aumenta il traffico e l’inquinamento e ostacola l’auspicato trasferimento degli spostamenti sui mezzi pubblici. Il Plr di Muzzano e frazioni non è, di principio, contrario alle aggregazioni ed è sempre stato molto critico nei confronti dell’attuale amministrazione comunale che pasticcia parecchio e accumula ritardi. Se la gestione del Comune “dovesse continuare come negli ultimi anni non si andrà molto lontano”; i liberali si opporranno “fermamente alla svendita del Comune con i suoi valori reali e immateriali. Il colmo per Muzzano sarebbe di essere servito a Collina d’Oro su un piatto... d’argento!”. Si conclude così la nota della sezione del Plr che considera la questione “una mossa politica per evitare che il Comune venga un giorno aggregato a Lugano” come avrebbe dovuto in base a un sondaggio effettuato negli anni scorsi. Il Plr non crede che il matrimonio “sia destinato ad avere successo, considerato che la maggior parte dei servizi (acqua, gas, elettricità, trasporti, ecocentro, polizia) a Muzzano sono forniti dalla Città e dalle sue aziende mentre la direzione scolastica è attualmente condivisa con Sorengo che finora non ha dimostrato interessi aggregativi”.