Residence low cost per la terza età
In pubblicazione a Vezia una variante per permettere la costruzione di una residenza per ‘senior’
In pubblicazione una variante di Piano regolatore per l’edificazione di circa trenta appartamenti a bassa pigione riservati ad anziani autosufficienti. L’ubicazione? Parco Morosini.
Il progetto è portato avanti da Aila (Associazione italiani di Lugano per gli anziani) e consiste in una struttura con una trentina di appartamenti a pigione moderata
Una residenza su tre piani, con circa trenta appartamenti per anziani autosufficienti. In pochi anni alle porte di Lugano potrebbe sorgere una nuova, interessante, struttura per la terza età. È infatti in pubblicazione a Vezia fino al 27 febbraio la variante di Piano regolatore denominata ‘Comparto Morosini’, indispensabile per l’edificazione. Promotrice del progetto è l’Associazione italiani di Lugano per gli anziani (Aila): «La variante è necessaria per una più idonea dimensione gestionale», spiega il presidente Walter Giovanzana. Le modifiche al Pr sono normative. È previsto l’incremento dell’indice di sfruttamento della superficie utile lorda dello 0,5 – un raddoppio in sostanza – e dell’indice di occupazione del 5%. Misure che permettono di costruire di più, riuscendo a raggiungere così la massa critica per ottimizzare l’investimento. L’intero parco – incuneato fra Villa Negroni e la strada Cantonale – è di proprietà di Aila. Inoltre, è in gran parte protetto: i patrimoni arboreo e architettonico sono considerati monumenti naturali e culturali di importanza cantonale. La residenza dovrebbe venir edificata nell’estremità settentrionale dell’area verde. Attualmente questa è in parte zona residenziale semi-intensiva R3 e in parte mista RAr3. Con la variante, sarebbero sostituite da un’unica zona speciale ‘Residenza Morosini’. Si tratterebbe del terzo azzonamento specifico nel raggio di pochi metri, dopo ‘Villa Negroni’ (la villa settecentesca che ospita il Centro di studi bancari) e ‘Porta Nord’. «Oltre ai tre piani di appartamenti – approfondisce Giovanzana –, al pian terreno sono previste attività per tutta la collettività». Malgrado i contenuti non siano ancora stati definiti, s’immagina che – oltre a un ristorante – possano trovarvi spazio servizi sociali legati alla terza età. «E anche il parco resterà accessibile a tutti». In virtù dei vincoli di protezione, le modifiche possibili sono poche: non solo non si possono tagliare alberi o mutare gli elementi architettonici esistenti, ma anche per aggiungere nuovi percorsi pedonali sarà necessario rispettare l’ordine attuale. «Tuttavia sarà eseguito un restauro conservativo dell’intero parco – aggiunge Nadia Magnani, segretaria di Aila –, la manutenzione verrà ripresa da noi, vogliamo che sia un bel posto di incontro e che tutti possano sfruttarne la bellezza».
L’apertura non prima del 2022
Il residence previsto a Vezia è solo l’ultimo di una serie nella regione e nel cantone, ma rispetto a molti altri ha un’importante particolarità: non saranno appartamenti ad alto standing. «Gli affitti saranno a pigione moderata, ma riservati agli anziani» conferma Magnani, «si tratta di una struttura funzionale e dall’estetica semplice» aggiunge l’architetto Giovanzana. Considerando che nelle
immediate adiacenze della futura struttura potrebbe sorgere una casa anziani medicalizzata (cfr. articolo sotto), la vocazione a carattere sociale e pubblico dell’area verrebbe rafforzata. Nell’ottobre scorso il progetto ha già ricevuto il
preavviso favorevole da parte del Dipartimento del territorio. I tempi però sono ancora lunghi. «Ad aprile avremo l’assemblea annuale dei soci di Aila – ricorda il presidente –, dove faremo la richiesta del credito per la progettazione». La cifra di base per tutto l’investimento si aggira attorno ai 12 milioni di franchi, interamente a carico dell’associazione. E se il cantiere dovrebbe partire nel 2019, non è previsto che la struttura veda la luce prima del 2022.