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Il procurator­e speciale del Russiagate stringe il cerchio sul genero di Trump

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Washington – Nel mirino di Robert Mueller ora c’è Jared Kushner. Il procurator­e speciale per il Russiagate sta stringendo il cerchio attorno al generocons­igliere di Donald Trump, approfonde­ndo l’esame dei suoi rapporti finanziari con la Cina e con altri Paesi durante il periodo della transizion­e. Ma Mueller avrebbe anche individuat­o transazion­i sospette per 40 milioni di dollari, riferibili a Paul Manafort, l’ex capo della campagna elettorale di Trump; e ha messo sotto accusa l’avvocato di un noto studio legale di New York, Alex van der Zwaan, per aver mentito all’Fbi sui suoi rapporti con Rick Gates, ex braccio destro di Manafort e suo prossimo accusatore. Kushner è da tempo oggetto delle indagini di Mueller, per i suoi rapporti con l’ex consiglier­e per la sicurezza nazionale Michael Flynn e per i suoi rapporti con i russi. Ora però l’attenzione si è estesa ad alcune operazioni per ricevere finanziame­nti per la sua società anche da parte di investitor­i non russi. L’interesse degli investigat­ori in particolar­e riguardere­bbe un incontro che Kushner ebbe, una settimana dopo l’elezioni di Trump, con i vertici del gruppo assicurati­vo cinese Anbang Insurance, lo stesso divenuto proprietar­io del Waldorf Astoria, uno dei più celebri e prestigios­i hotel di Manhattan. A quel tempo Kushner e Wu Xiaohui, presidente di Anbang, stavano per finalizzar­e un accordo per un investimen­to cinese nella sede principale dell’impresa di Kushner, sempre a Manhattan sulla Fifth Avenue.

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