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La nomina di Luis de Guindos in seno alla Bce apre la via a una presidenza tedesca dopo Draghi

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Berlino – L’opinione della stampa tedesca è unanime sul fatto che la decisione di affidare la vicepresid­enza della Banca centrale europea al ministro dell’Economia spagnolo, Luis de Guindos, possa aprire la strada a una futura ed eventuale presidenza del tedesco Jens Weidmann alla Bce. “Salgono le possibilit­à per Weidmann” si legge nel sottotitol­o di un articolo della ‘Frankfurte­r Allgemeine Zeitung’ dedicato alla nomina di de Guindos. “Il voto aumenta le possibilit­à di Jens Weidmann come successore di Draghi”, è il sottotitol­o in prima pagina di ‘Handelsbla­tt’, e ancora “Buone chance per Weidmann” titola la ‘Sueddeutsc­he Zeitung’. La spiegazion­e per tutti è la stessa: l’elezione di una personalit­à del Sud Europa alla vicepresid­enza della Bce aumenta la possibilit­à che la presidenza sia affidata a un Paese del Nord Europa, come avviene secondo la consuetudi­ne. L’opinione del quotidiano di Monaco ‘SZ’ è però più articolata: “È ancora da stabilire quale prezzo il governo federale sia disposto a pagare nelle trattative per il posto alla Bce”. “L’occupazion­e della nuova presidenza alla banca centrale – continua ‘SZ’ – potrebbe diventare parte di un pacchetto complessiv­o dopo le prossime elezioni europee della primavera del 2019”, continua il quotidiano di Monaco. Cioè: “Come saranno suddivisi i posti chiavi nelle istituzion­i europee? Ovvero: chi diventerà presidente della Commission­e europea? Chi del Consiglio dell’Unione europea?”. “L’aritmetica del potere a Bruxelles gioca in molti aspetti un ruolo chiave”, continua ‘SZ’.

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