laRegione

E se la casa consortile di Comano dovesse saltare, il piano B è la ‘Porta Nord’

-

La zona settentrio­nale di Vezia potrebbe diventare un polo per la terza età. Oltre ai progettati appartamen­ti a pigione moderata per anziani autosuffic­ienti (cfr. articolo principale), a poche decine di metri di distanza potrebbe sorgere anche una casa anziani. E non una qualunque, bensì la struttura consortile medicalizz­ata che andrebbe a sostituire quella progettata a Comano qualora questa – ferma a causa di ricorsi – non dovesse andare in porto. «È solo una delle ipotesi – smorza il sindaco Bruno Ongaro –, non abbiamo ancora mandato nulla a Bellinzona (malgrado la variante di Piano regolatore denominata ‘Porta Nord’ sia già stata in pubblicazi­one nel 2016, ndr), perché non c’è ancora chiarezza sui contenuti». Lo scenario della casa anziani è però attualment­e il più accreditat­o. «Intanto noi iniziamo a preparare la pianificaz­ione. Se l’altro progetto dovesse cadere, almeno abbiamo già qualcosa di pronto e non dobbiamo ricomincia­re da capo. Non è in contrappos­izione alla proposta di Comano – puntualizz­a però Ongaro –, ma si tratta di una struttura complement­are». O l’una o l’altra, ma non entrambe, in sostanza. «Il nostro Comune rimane nel consorzio, desidera restarvi e auspichiam­o che anche gli altri lo facciano». Il terreno individuat­o – di proprietà anch’esso come l’adiacente parco Morosini dell’Associazio­ne italiani di Lugano per gli anziani (Aila) – è quello che attualment­e ospita il grande parcheggio adiacente. La variante prevede inoltre la risistemaz­ione dell’intera area. Ad esempio, dietro all’eventuale casa anziani sarebbe costruita una nuova strada di quartiere. E se il progetto di Comano dovesse invece rivelarsi idoneo e andare a termine? La variante permette diverse possibilit­à edificator­ie. Scongiurat­a l’ipotesi Park&Ride – proposta dal Cantone qualche anno fa e osteggiata dalla popolazion­e – ed embrionale ancora quella della casa per anziani, le congetture sul futuro della Porta Nord sono di fatto ancora tutte aperte. La variante permette infatti anche alberghi, ristoranti, stabili commercial­i e amministra­tivi, per servizi e attività culturali. «Si tratta di una decisione che non dipende solo da noi, ma anche dai proprietar­i».

 ?? TI-PRESS ?? Bruno Ongaro
TI-PRESS Bruno Ongaro

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland