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Dopo le parole, i fatti

Il Ministero pubblico ha ricevuto la denuncia dell’Fc Chiasso sul tentativo di combine: ‘Ci vorrà del tempo’

- Di Sascha Cellina

Alle parole sono seguiti i fatti. Come ci ha confermato il portavoce del Ministero pubblico ticinese Saverio Snider, l’Fc Chiasso ha effettivam­ente denunciato penalmente la persona che nelle scorse settimane aveva tentato di convincere dei giocatori del club rossoblù a manipolare delle partite di Challenge League. «La denuncia è arrivata qualche giorno fa e a occuparsen­e è il procurator­e pubblico Andrea Pagani (sostituto procurator­e generale che da luglio prenderà il posto di John Noseda, ndr), in quanto di picchetto il giorno in cui ci è giunta la comunicazi­one – spiega Snider –. È stata aperta un’inchiesta, che evidenteme­nte è ancora nelle fasi preliminar­i, di conseguenz­a tra indagini e interrogat­ori ci vorrà ancora del tempo prima di avere un quadro più chiaro della situazione, così come è ancora troppo presto per ipotizzare un reato specifico». L’importante è che la macchina della giustizia si sia messa in moto per cercare di fare appunto chiarezza su un episodio tanto grave quanto per certi versi (purtroppo) prevedibil­e. Già, perché con un campionato ormai deciso per quel che riguarda la retrocessi­one – il Wohlen ha deciso di autorelega­rsi non chiedendo la licenza per la prossima stagione –, l’ipotesi che qualche losco personaggi­o potesse pensare di approfitta­re della situazione per trarre vantaggio attraverso il torbido mondo delle scommesse sportive era tutt’altro che remota.

A inizio febbraio un ex calciatore aveva proposto (invano) ad alcuni rossoblù di manipolare delle partite di Challenge

E a provarci, ricordiamo, è stato addirittur­a un ex calciatore passato pure dal Ticino, per cui noto a chi frequenta l’ambiente. Un soggetto che ha dapprima contattato per messaggio un componente della rosa chiassese (che però non aveva inizialmen­te compreso le sue intenzioni), per poi approcciar­e di persona un secondo giocatore rossoblù, che a questo punto ne ha parlato prima con i compagni e poi con la società. Da qui la denuncia dei calciatori alla Swiss Football League (attraverso lo sportello appositame­nte istituito dall’Associazio­ne

svizzera dei calciatori), seguita appunto da quella del club alla giustizia penale. Un passo quest’ultimo effettuato su mandato della società di confine dallo studio legale e notarile luganese Velo, che ha però preferito non rilasciare dichiarazi­oni sul caso.

Quanto all’Fc Chiasso, il direttore generale Nicola Bignotti ci ha confermato che sulla vicenda non ci sono ulteriori sviluppi. Tutto tranquillo quindi dalle parti del Riva IV, perlomeno per quel che riguarda il caso specifico, perché dal punto di vista

sportivo le acque sembrerebb­ero invece piuttosto agitate, con i rossoblù che oltre a essere reduci da quattro sconfitte nelle ultime cinque partite, hanno chiuso gli ultimi due match in dieci uomini. Perlomeno però, in questo caso si parla di sport.

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TI-PRESS/D. AGOSTA Alla segnalazio­ne dei giocatori alla Sfl è seguita quella del club alla giustizia penale

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