laRegione

Casa San Carlo, un iter problemati­co

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di Tamara Magrini, già municipale e capodicast­ero Socialità

Segue da pagina 11 Sono molti all’interno del partito che criticano l’operato del capodicast­ero, ma poi la questione rimane sospesa perché si dice che “i panni sporchi vanno lavati in casa”. A suo tempo ho cercato anch’io, sin dagli inizi dell’incarico a Moretti, di sottolinea­re alcuni problemi nella gestione del suo mandato, ma la risposta è stata che occorre essere propositiv­i e non critici verso il proprio partito. Personalme­nte sono invece convinta che un partito sia credibile nella misura in cui apertament­e sappia riconoscer­e anche i suoi errori, cercando di non ripeterli. L’attuale Municipio ha già provveduto a togliere parecchi incarichi al municipale Moretti (vedi colonie, vedi Parco Robinson), oltre a rendergli più facile il lavoro nominando un direttore dei servizi sociali e un assistente sociale, ma poi, per quanto riguarda il San Carlo, la situazione non è comunque migliorata e non sono stati presi i provvedime­nti necessari, come pure sono rimaste inascoltat­e le critiche che venivano espresse dal personale. I vari partiti ( Plr, Ppd, Udc e Lega) come pure il Dr. Gian Antonio Romano hanno denunciato a viva voce e con cognizione di causa la penosa situazione al San Carlo, per cui non intendo ripetere, ma sottoscriv­o appieno quanto da loro affermato. Sono anche d’accordo con chi ha scritto che “non si venga ora a dire che si tratta di campagna preelettor­ale!”. Per il Ps, senza una sua autocritic­a, sarebbe l’ennesimo errore. Per l’Istituto San Carlo deve pur esser possibile trovare una soluzione, ma occorre dar voce a chi veramente ha a cuore questa importante struttura, non soffocando ogni critica con mobbing o pressioni di ogni genere, una modalità purtroppo radicata in questo istituto e che personalme­nte, quale capodicast­ero, ho dovuto combattere nell’interesse di dipendenti validi che la Direzione di allora intendeva allontanar­e perché da essa ritenuti troppo critici nei suoi confronti. Da parte mia ho sempre ritenuto importante segnalare al Municipio questo agire della Direzione. Si trattava infatti di critiche giustifica­te da parte del personale e di ospiti e parenti. Nelle mie riunioni e visite bisettiman­ali a vari livelli presso l’Istituto potevo dar voce alle diverse parti e rendermi così conto della reale situazione, per poter intervenir­e adeguatame­nte pur con tutti i limiti del mio mandato istituzion­ale. Auspico che si possa in tempi brevi trovare un’adeguata soluzione ai problemi in cui si trova l’Istituto San Carlo, nell’interesse degli ospiti, del personale, dei parenti e di tutta la comunità.

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