Basta scuola, Ay chiede le cifre
Per i giovani che lasciano prematuramente ‘maggiori rischi di esclusione sociale’
I giovani che lasciano prematuramente la scuola “corrono maggiori rischi di esclusione sociale”. Lo ricorda e lo sottolinea il deputato del Partito comunista Massimiliano Ay, che con un’interrogazione pone sul tema una serie di domande al Consiglio di Stato. Domande che traggono spunto, come si legge nell’atto parlamentare, anche dal dibattito sul Preventivo 2018 del Cantone, in occasione del quale, nella parte dedicata al Dipartimento educazione cultura e sport (Decs), è stato affrontato pure il problema dell’abbandono scolastico. “Un fenomeno” – scrive Ay – “che preoccupa e merita quindi un approfondimento”. Diversi i quesiti formulati dal granconsigliere del Pc. A cominciare dalla richiesta al governo delle “cifre effettive” dell’abbandono scolastico “al termine della scolarità obbligatoria così come negli anni successivi”. Le cause che determinano l’abbandono prematuro della formazione, annota Ay, sono molteplici: “Vi possono essere aspetti culturali, sociali ed economici che concorrono”. Da questo punto di vista “si può confermare che i giovani di origine sociale svantaggiata e provenienti da famiglie con uno scarso livello di istruzione abbiano maggiori probabilità di lasciare la scuola prima di aver completato il percorso di studi?”. E ancora: “Si può riscontrare anche un fattore di genere, nel senso che ad abbandonare precocemente la scuola siano più le ragazze rispetto ai ragazzi, o viceversa?”. Ay chiede inoltre se il Consiglio di Stato abbia messo a punto una strategia per contrastare “il fenomeno dell’abbandono scolastico”. Secondo il deputato del Pc, la formazione obbligatoria fino ai 18 anni di età, come previsto recentemente dal Canton Ginevra, dovrebbe permettere di diminuire “considerevolmente” il fenomeno dell’abbandono scolastico: ebbene, “come valuta il Decs questa soluzione?”. C’è poi il problema dei disturbi d’ansia, “abbastanza diffuso” nell’età adolescenziale e “in particolare fra coloro che hanno problemi nel socializzare, nel parlare in pubblico ecc, non sostenendo i livelli di stress che l’ambiente scolastico può procurare”. Ciò, chiede Ay, può essere ritenuto causa di abbandono scolastico anche nella nostra realtà? Sono previsti “strumenti di prevenzione”?