E Pamini ringrazia Pronzini
Gli accertamenti del pg Noseda sono stati «completi e puntuali». Per Alex Farinelli non vi è quindi motivo «di impugnare il decreto d’abbandono». Chiarita la vicenda dal profilo penale, si tratta ora, ha aggiunto il capogruppo del Plr, «di appurare le responsabilità amministrative ed eventualmente politiche». Se sul piano «giuridico si è stabilito che non c’è stato dolo», ha osservato il capogruppo della Lega Daniele Caverzasio, ci si può e ci si deve chiedere «se sia giusto che il governo e l’ex Cancelliere si tengano soldi pubblici di cui hanno beneficiato senza base legale, spetta allora al Gran Consiglio chiedere la restituzione di quei soldi. Soprattutto quando si continua a chiedere sacrifici ai cittadini». Ciò che il pg scrive nel decreto, ha evidenziato Ivo Durisch, capogruppo del Ps, «è molto duro: al Consiglio di Stato rimprovera un comportamento superficiale e omissivo». Ha parlato di «fatti gravi» il capogruppo dei Verdi Francesco Maggi. Mentre Paolo Pamini, intervenendo per La Destra, ha «ringraziato» il deputato Mps Matteo Pronzini: «Per quanto insistente sia, le sue azioni permettono anche di scoprire cose non piacevoli». Pronzini appunto. Impegnato oltre Gottardo per ragioni professionali, il granconsigliere del Movimento per il socialismo si è materializzato in serata in parlamento. «Sono d’accordo con l’istituzione di una Cpi – ha affermato Pronzini –. Se nel caso Argo 1 sono in ballo 3,4 milioni di soldi pubblici, qui sono in ballo 1,8 milioni di franchi. Se nel caso Argo 1 c’è stata la negligenza di un consigliere di Stato, qui ci sono invece la negligenza e il comportamento omertoso di cinque ministri». A.MA.