Trasferite a Zurigo le quattro pantere
Sono stati trasferiti in diverse prigioni di Zurigo i quattro rapinatori legati alla banda “Pink Panther” arrestati lunedì mattina a Pregassona e a Loreto prima di un colpo pianificato in una gioielleria di via Nassa. Un colpo sfumato grazie all’intervento delle forze speciali della Polizia cantonale entrate in azione dopo che gli inquirenti sono venuti a conoscenza dell’imminenza della rapina. I movimenti della banda erano peraltro tenuti sotto osservazione grazie alle immagini della videosorveglianza di Lugano. L’inchiesta penale passa ora nelle mani della Procura svizzero-tedesca che, come primo passo, ha chiesto per tutti la detenzione preventiva. La polizia e la procura di Zurigo collaboravano da tempo con le autorità ticinesi, ha indicato ieri in una nota il Ministero pubblico d’Oltralpe. Le persone arrestate lunedì dalle forze della Polizia cantonale con l’aiuto delle forze dell’ordine cittadine, lo ricordiamo, sono un 37enne cittadino croato, un 38enne bosniaco, un 39enne croato e un 41enne serbo che si apprestavano a mettere a segno una rapina contro uno o più obiettivi nel centro di Lugano. I quattro sono come detto legati ai “Pink Panther”, la banda di rapinatori formata da ex militari dei Balcani e nota per rapine rapide e spettacolari messe a segno in gioiellerie di tutto il mondo. Dopo il trasferimento nella città sulla Limmat, le forze dell’ordine hanno intensificato la loro presenza nei pressi della prigione della vecchia caserma di Zurigo. I quattro sono stati nel frattempo ripartiti in diverse strutture carcerarie, per evitare qualsiasi tentativo di evasione. ATS