Sarà zona di pianificazione
Riva vuole intervenire nei suoi comparti industriali. Chiesto il preavviso preliminare al Cantone La concessione della licenza edilizia per il centro di trattamento e riciclaggio degli inerti previsto in zona Segoma è al momento sospesa
La zona industriale di Riva San Vitale sarà oggetto di una zona di pianificazione. È questa la volontà del Municipio che, con decisione unanime, a inizio mese ha trasmesso l’istanza al Dipartimento del territorio per il preavviso preliminare, necessario per poter procedere alla pubblicazione formale per la durata di 30 giorni. «Compito del Municipio sarà quello di pianificare questa nuova zona per avere i parametri per giudicare le domande di costruzione che saranno inoltrate: quelle in contrasto con gli obiettivi del piano in formazione saranno decise negativamente – spiega il sindaco Fausto Medici, al suo fianco il capotecnico Francesco Travaini –. Questa soluzione è stata presa dopo un’attenta analisi». Grazie a questo esercizio pianificatorio, l’esecutivo rivense intende adattare gli utilizzi delle aree destinate al lavoro alle mutate definizioni d’uso stabilite dalla Legge sullo sviluppo territoriale entrata in vigore dopo l’adozione, da parte del Consiglio comunale, della revisione del Piano regolatore comunale. «La legge che ci è servita per la revisione è stata abrogata – puntualizza il sindaco –. Le zone industriali che prevedevano la trasformazione della materia prima per la produzione di un prodotto sono diventate zone per il lavoro destinate ad attività per la produzione di beni e servizi. Sarà un ragionamento che tutti i Comuni che hanno il Pr basato sulla vecchia legge saranno chiamati a fare». A motivare la decisione del Municipio anche la volontà di migliorare la coesistenza tra le zone destinate al lavoro e quelle residenziali – grazie a ‘paletti’, come per esempio l’obbligo di svolgere le attività all’interno, che faranno in modo che l’attività che andrà a insediarsi non sia molesta – e quella di non compromettere le possibilità di riqualifica paesaggistica, idraulica e di fruizione del fiume Laveggio. A Riva San Vitale sono presenti due comparti industriali. Uno al confine con Rancate e uno al confine con Capolago. La zona di pianificazione interesserà entrambe. «È sensato ripensare alla zona industriale nel suo complesso e non svolgere l’esercizio a metà – commenta la capodicastero Pianificazione Luisa Vassalli Zorzi –. I due comparti presentano gli stessi aspetti di criticità».
Inerti, Cantone favorevole
A sollecitare il Municipio a chinarsi su una zona di pianificazione dell’area al confine con Capolago era stata anche la petizione, sottoscritta da un migliaio di persone, lanciata contro il centro per il trattamento e il riciclaggio degli inerti che l’Officina della Ghiaia Sa di Barbengo è intenzionata a creare su un terreno
privato tra gli argini del Laveggio e via Segoma. Un progetto contro il quale sono state inoltrate anche 5 opposizioni (di cui una firmata da 67 persone), confermate anche dopo gli esperimenti di conciliazione portati avanti dal Municipio. «Lo scorso 17 ottobre il Cantone ha preavvisato favorevolmente il rilascio
della licenza di costruzione con delle condizioni – conclude il sindaco Fausto Medici –. Abbiamo avvisato gli istanti della procedura che il Municipio intende intraprendere». La decisione comunale è quindi al momento sospesa. Nelle sue valutazioni, l’esecutivo rivense ha scartato le ipotesi di trasformare la zona in residenziale – «non è proponibile perché la Legge non lo permette più» – o di trasformarla in zona verde a causa «degli importi milionari che avremmo dovuto pagare per risarcire i proprietari». La zona resterà dedicata al lavoro come previsto dalle nuove normative ma con una maggiore possibilità di fruizione.