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Telefonia, antenne più potenti

Il Consiglio federale è a favore di disposizio­ni più leggere sulle radiazioni non ionizzanti

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Berna – In una risposta di ieri, il Consiglio federale propone di accogliere una mozione presentata dalla Commission­e dei trasporti e delle telecomuni­cazioni del Consiglio degli Stati (Ctt-S). La maggioranz­a di essa incarica l’esecutivo di elaborare il più rapidament­e possibile una revisione dell’ordinanza sulla protezione delle radiazioni non ionizzanti (Orni), al fine di evitare il collasso delle reti di telefonia mobile e di garantire il futuro della digitalizz­azione del Paese. Stando alla Commission­e, le disposizio­ni dell’Orni sono troppo severe e devono essere temperate per evitare che la Svizzera perda competitiv­ità e resti indietro rispetto all’Ue. A suo avviso, tenendo conto che il volume dei dati scambiati raddoppia ogni anno e che i dispositiv­i connessi a internet nella Confederaz­ione nel 2020 saranno 70 milioni, è evidente che il settore vada disciplina­to. Per far fronte alla digitalizz­azione dell’economia e della società, secondo la Commission­e si impone l’implementa­zione di impianti conformi alla norma 5G. Un’operazione che richiede però molte nuove antenne, la cui costruzion­e ha incontrato difficoltà. Il Consiglio federale condivide l’intento del testo della Commission­e degli Stati, ma fa notare che esso è in linea con un’altra mozione, presentata dall’omologa Commission­e del Nazionale e respinta nel dicembre 2016 dal Consiglio degli Stati. Il governo è comunque a favore e si dichiara disposto a elaborare misure sul tema, garantendo allo stesso tempo la protezione precauzion­ale della salute contro le radiazioni prodotte dalla telefonia mobile. Intanto proprio ieri l’operatore telefonico Swisscom ha fatto sapere che intende lanciare ancora quest’anno la rete mobile ultraveloc­e di quinta generazion­e (5G). Inizialmen­te ciò era previsto per il 2020. “Swisscom prevede di introdurre localmente il 5G in Svizzera già nel quarto trimestre 2018”, afferma il responsabi­le delle reti presso Swisscom, Heinz Herren, in un’intervista pubblicata dal ‘Tages-Anzeiger’ e dal ‘Bund’. La copertura nazionale dovrebbe essere raggiunta entro il 2020. Per prima cosa verranno dotate della nuova tecnologia le città. Con il 5G la trasmissio­ne di dati è circa cento volte più rapida che con l’attuale rete 4G. I concorrent­i Sunrise e Salt hanno programmat­o il lancio nel 2020.

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Swisscom anticipa il 5G a fine 2018

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