11 settembre tutto l’anno
Dall’inizio dell’anno a ieri, si contano negli Usa 2’114 vittime di armi da fuoco, suicidi esclusi. Le stragi (gli episodi con almeno quattro morti) sono state 34. Bastano i dati del Gun Violence Archive, una organizzazione no profit che monitora il fenomeno, a dare un’idea delle dimensioni che avrà raggiunto il massacro entro la fine dell’anno: quasi dieci 11 settembre, senza poter dare la colpa ai “terroristi”. È quasi inevitabile, in un Paese che conta 88 armi ogni cento abitanti. Un dato statistico che però non basta a spiegare. Va infatti aggiunto che il numero di armi in circolazione non corrisponde alla loro diffusione. A possederne, infatti, è una percentuale della popolazione progressivamente in calo, oggi stimata al 22 per cento. Una minoranza composta soprattutto da bianchi (che posseggono molte più pistole e fucili di neri e ispanici) e bianchi con un reddito annuale superiore ai 60mila dollari. Percentuale destinata a salire, specularmente al calo della popolazione “white-anglo-saxon-protestant” rispetto alle altre componenti. Che sparino per paura di scomparire?