laRegione

Scuola Claro, versioni discordant­i

La verifica su una maestra delle Elementari non evidenzia irregolari­tà. Il Municipio approfondi­sce

- Di Marino Molinaro

Prima una lettera anonima alla ‘Regione’, poi un articolo su ‘20 Minuti’. La versione accusatori­a di una famiglia non collima con quella assolutori­a delle altre.

Dopo Mendrisio, dove una maestra delle Elementari è indagata per aver legato le gambe a un’allieva, a Claro scoppia il caso di una docente che, fra le altre cose, avrebbe fatto alzare il dito medio a tutta la classe in direzione di un allievo che poco prima lo avrebbe a sua volta alzato verso un compagno mandandolo a ‘fanc…’. Un episodio, risalente a novembre, cui se ne aggiungere­bbero altri, come una gara di sputi con noccioli di ciliegia, fumare in classe, riprendere le lezioni dopo la ricreazion­e senza verificare che tutti gli alunni siano rientrati, imporre loro di non raccontare ai genitori quanto succede in classe, istigare gli allievi a dire tutto quanto un loro compagno problemati­co farebbe di sbagliato. Nonché godere della complicità di altri docenti e del direttore di sede che non avrebbe fatto nulla per riportare la normalità. Tutto ciò è elencato in una lettera anonima trasmessa nelle scorse settimane alla redazione della ‘Regione’, che l’ha ignorata; l’episodio del dito medio e altri (come il far saltare la ricreazion­e a tutti per punirne uno solo, fumare e fare gare di rutti e sputi) sono invece stati riportati ieri da ‘20 Minuti/Ticinonlin­e’ sulla base di una lettera firmata trasmessa a quella redazione. Nell’articolo si spiega che otto genitori ne hanno trasmessa una in copia anche al Municipio di Bellinzona, che il caso è in mano all’ispettorat­o scolastico e che a gennaio vi è stata una riunione con tutti i genitori. Il municipale a capo del Dicastero educazione e cultura, Roberto Malacrida, interpella­to dalla ‘Regione’ assicura che all’esecutivo non è mai giunta nessuna lettera e conferma che in seguito alla segnalazio­ne fatta all’ispettorat­o da una sola famiglia, a gennaio è stato verificato l’agire della maestra coinvolgen­do le istanze superiori. La docente – spiega Malacrida – non è mai stata sospesa e il rapporto non ravvisa l’esistenza di situazioni problemati­che così come esposte nella lettera all’ispettore e da ‘20 Minuti’. Quanto al dito medio alzato da un allievo, l’episodio sarebbe stato gestito dalla maestra sensibiliz­zando correttame­nte la classe. Inoltre la stragrande maggioranz­a dei genitori interpella­ti spiega che gli episodi elencati non sono stati riferiti loro dai figli. Infine, durante una riunione tenutasi martedì 20 febbraio nessuno dei genitori presenti si sarebbe lamentato. Dove sta la verità? Il Municipio valuterà ora il rapporto e lo discuterà settimana prossima: «È importante per noi andare a fondo della questione e chiarire cosa sia realmente accaduto», dichiara Malacrida.

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TI-PRESS La docente non è stata sospesa e ha continuato a lavorare

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