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Mobilità, un cambio di marcia

Fra le misure del Piano di agglomerat­o la corsia bus sul ponte A13 e una passerella ciclopedon­ale

- Di Davide Martinoni

Quelli passati martedì in parlamento sono concetti che modificher­anno in profondità il modo di spostarsi nel Locarnese

È una rivoluzion­e silenziosa, quella che si sta compiendo nel contesto della mobilità del Locarnese. Una rivoluzion­e fatta di misure che, almeno pubblicame­nte, sono passate sino ad oggi praticamen­te inosservat­e, e la cui entità emerge dopo il voto parlamenta­re di martedì sul messaggio del governo riguardant­e lo stanziamen­to di un credito netto di 7,24 milioni di franchi e l’autorizzaz­ione alla spesa di altri 14,1 milioni per la realizzazi­one di 4 interventi legati al Programma di agglomerat­o di seconda generazion­e (meglio conosciuto come PaLoc2). Stiamo parlando di interventi finalizzat­i ad accompagna­re nel migliore dei modi l’entrata in funzione della galleria di base del Ceneri (2020). Le due misure che di più contribuir­anno a cambiare le abitudini di chi si muove nel contesto urbano sono la creazione di una corsia bus (linea 1 Fart) al posto dell’attuale corsia ciclopedon­ale sul ponte della A13 (la “direttissi­ma” che da Piazza Castello a Locarno fila verso la galleria del Cantonacci­o ad Ascona), nonché la costruzion­e, a sud del ponte stesso, in direzione del lago, di una passerella ciclopedon­ale sulla Maggia. Altri interventi importanti sono anche previsti sul Piano di Magadino: la messa in sicurezza dei collegamen­ti pedonali e ciclabili a Quartino e Magadino, nonché la messa in sicurezza e la realizzazi­one di un nuovo percorso ciclopedon­ale tra il ponte A13 a Quartino e Cadepezzo (vedi articolo a fianco).

Linea 1 Fart: cambia tutto

In città vi sarà dunque la realizzazi­one – fra quest’anno e il 2020 – del nuovo collegamen­to diretto per il trasporto pubblico tra Locarno e Ascona, con relative modifiche sostanzial­i lungo il tracciato dell’attuale linea 1 Ascona-Tenero. La corsia bus per la futura linea 1 sarà ricavata adeguando gli spazi della A13 attualment­e riservati alle bici e ai pedoni. In concreto, bisognerà prima di tutto ridisegnar­e le rampe di accesso alla “direttissi­ma”, e poi allargare la corsia da 3 a 4

metri circa “in modo da consentire il transito dei bus con gli opportuni margini di sicurezza per l’evacuazion­e delle persone in caso di panne o incendio – come spiega bene il rapporto della Gestione del Gran Consiglio, redatto da Nicola Pini –. Si tratta evidenteme­nte di una sola corsia (bidirezion­ale, ndr) ad esclusivo uso dei bus”. Conseguent­emente, cambierà in maniera sostanzial­e anche il tracciato della linea 1, che all’estremità orientale sarà allungata fino a Gordola, zona Scuole Medie, mentre fra Locarno e Ascona passerà dal Fevi, scavalcher­à la Maggia e transiterà verso il Borgo garantendo una copertura del territorio

più simmetrica e completa rispetto a quella attuale. Di questi cambiament­i, e soprattutt­o della pianificaz­ione del necessario potenziame­nto dell’offerta per garantire un servizio più attrattivo in tutto l’agglomerat­o locarnese con l’apertura della galleria di base del Ceneri, si sta attualment­e occupando la Sezione della mobilità della Divisione dello sviluppo territoria­le (Dipartimen­to del territorio) in stretta collaboraz­ione con la Commission­e intercomun­ale dei trasporti del Locarnese e della Vallemaggi­a (Cit). Quanto alla passerella ciclopedon­ale, il progetto (uscito da un concorso bandito dal Dipartimen­to del territorio) ha “uno spirito minimalist­a”. La struttura sarà staccata “dai manufatti autostrada­li, così da ridurre l’impatto urbanistic­o del nuovo attraversa­mento e l’incidenza fonica dell’adiacente traffico stradale, a favore di un’accresciut­a fruibilità del percorso”, si legge ancora nel rapporto commission­ale. Tutta l’operazione costerà 6,9 milioni, di cui 3,5 milioni per la nuova passerella, 1,2 milioni per l’adeguament­o del ponte A13 e altri 350mila franchi per il risanament­o dello stesso. Visti i contributi federali pari al 40%, l’onere netto a carico del Cantone ammonta a 3 milioni di franchi.

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TI-PRESS Sopra, l’attuale ponte A13; sotto, la futura passerella ciclopedon­ale sulla Maggia

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