Mobilità, un cambio di marcia
Fra le misure del Piano di agglomerato la corsia bus sul ponte A13 e una passerella ciclopedonale
Quelli passati martedì in parlamento sono concetti che modificheranno in profondità il modo di spostarsi nel Locarnese
È una rivoluzione silenziosa, quella che si sta compiendo nel contesto della mobilità del Locarnese. Una rivoluzione fatta di misure che, almeno pubblicamente, sono passate sino ad oggi praticamente inosservate, e la cui entità emerge dopo il voto parlamentare di martedì sul messaggio del governo riguardante lo stanziamento di un credito netto di 7,24 milioni di franchi e l’autorizzazione alla spesa di altri 14,1 milioni per la realizzazione di 4 interventi legati al Programma di agglomerato di seconda generazione (meglio conosciuto come PaLoc2). Stiamo parlando di interventi finalizzati ad accompagnare nel migliore dei modi l’entrata in funzione della galleria di base del Ceneri (2020). Le due misure che di più contribuiranno a cambiare le abitudini di chi si muove nel contesto urbano sono la creazione di una corsia bus (linea 1 Fart) al posto dell’attuale corsia ciclopedonale sul ponte della A13 (la “direttissima” che da Piazza Castello a Locarno fila verso la galleria del Cantonaccio ad Ascona), nonché la costruzione, a sud del ponte stesso, in direzione del lago, di una passerella ciclopedonale sulla Maggia. Altri interventi importanti sono anche previsti sul Piano di Magadino: la messa in sicurezza dei collegamenti pedonali e ciclabili a Quartino e Magadino, nonché la messa in sicurezza e la realizzazione di un nuovo percorso ciclopedonale tra il ponte A13 a Quartino e Cadepezzo (vedi articolo a fianco).
Linea 1 Fart: cambia tutto
In città vi sarà dunque la realizzazione – fra quest’anno e il 2020 – del nuovo collegamento diretto per il trasporto pubblico tra Locarno e Ascona, con relative modifiche sostanziali lungo il tracciato dell’attuale linea 1 Ascona-Tenero. La corsia bus per la futura linea 1 sarà ricavata adeguando gli spazi della A13 attualmente riservati alle bici e ai pedoni. In concreto, bisognerà prima di tutto ridisegnare le rampe di accesso alla “direttissima”, e poi allargare la corsia da 3 a 4
metri circa “in modo da consentire il transito dei bus con gli opportuni margini di sicurezza per l’evacuazione delle persone in caso di panne o incendio – come spiega bene il rapporto della Gestione del Gran Consiglio, redatto da Nicola Pini –. Si tratta evidentemente di una sola corsia (bidirezionale, ndr) ad esclusivo uso dei bus”. Conseguentemente, cambierà in maniera sostanziale anche il tracciato della linea 1, che all’estremità orientale sarà allungata fino a Gordola, zona Scuole Medie, mentre fra Locarno e Ascona passerà dal Fevi, scavalcherà la Maggia e transiterà verso il Borgo garantendo una copertura del territorio
più simmetrica e completa rispetto a quella attuale. Di questi cambiamenti, e soprattutto della pianificazione del necessario potenziamento dell’offerta per garantire un servizio più attrattivo in tutto l’agglomerato locarnese con l’apertura della galleria di base del Ceneri, si sta attualmente occupando la Sezione della mobilità della Divisione dello sviluppo territoriale (Dipartimento del territorio) in stretta collaborazione con la Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e della Vallemaggia (Cit). Quanto alla passerella ciclopedonale, il progetto (uscito da un concorso bandito dal Dipartimento del territorio) ha “uno spirito minimalista”. La struttura sarà staccata “dai manufatti autostradali, così da ridurre l’impatto urbanistico del nuovo attraversamento e l’incidenza fonica dell’adiacente traffico stradale, a favore di un’accresciuta fruibilità del percorso”, si legge ancora nel rapporto commissionale. Tutta l’operazione costerà 6,9 milioni, di cui 3,5 milioni per la nuova passerella, 1,2 milioni per l’adeguamento del ponte A13 e altri 350mila franchi per il risanamento dello stesso. Visti i contributi federali pari al 40%, l’onere netto a carico del Cantone ammonta a 3 milioni di franchi.