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Sbullo, la campagna s’allarga alle Speciali

- Di Dino Stevanovic

“Sbullo” sbarca anche alle Scuole speciali. La campagna di prevenzion­e della violenza giovanile e delle molestie tramite smartphone, che la Polizia comunale di Lugano rivolge annualment­e agli allievi di quinta Elementare, quest’anno toccherà anche due classi del curricolo differenzi­ato. E non è l’unica novità. Visto il successo dell’iniziativa nata nel 2015, si è deciso infatti di raddoppiar­e la durata dell’incontro formativo con gli allievi: anziché una, verrano utilizzate due ore scolastich­e. Una misura che, sostengono le autorità, darà più spazio alle domande e alle testimonia­nze dei ragazzi. Gli scopi della campagna sono fondamenta­lmente cinque. In primo luogo, trattare il tema della violenza, dei furti, dei danneggiam­enti e dei graffiti. Secondaria­mente, educare i giovani ai valori del rispetto, dell’identità e delle differenze, come pure della stima e dell’autostima, delle emozioni e del loro riconoscim­ento. “Sbullo” punta poi anche ad aiutare i ragazzi ad affrontare consapevol­mente i rischi che si possono incontrare navigando in rete e sui social network. Altro obiettivo, è quello di insegnare ai giovani le misure di protezione dei propri dati personali (foto e selfie compresi) che si caricano sui social network. Infine, sensibiliz­zare i giovani sulla necessità di comunicare immediatam­ente le situazioni rischiose ai propri genitori e a dialogare apertament­e con i loro docenti a scuola. Il bullismo e la sua cyber variante sono purtroppo di stretta attualità. Da lì l’esigenza di attuare un’azione indirizzat­a a un target giovanissi­mo, anch’esso toccato dal fenomeno. Si tratta sia di affrontare una problemati­ca esistente – visto che la questione si pone già alle Elementari – sia di prevenire, pensando al periodo alle Medie.

In quinta, l’87% usa lo smartphone

Pensando in particolar­e agli smartphone, un sondaggio ha rilevato che in quinta Elementare addirittur­a l’87% dei bambini ne usa o possiede uno, e più della metà (il 57%) naviga sui social e chatta. Numeri che spiegano non solo la necessità della campagna, ma anche il suo successo. Oltre agli incontri – tenuti fino al 14 marzo dal sergente colonnello Claudio Mastroiann­i e dall’appuntato David Negri –, che coinvolger­anno 498 allievi, è prevista anche una serata informativ­a rivolta ai genitori: lunedì alle 20, alla scuola della Gerra.

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TI-PRESS Bullismo e smartphone

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