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Scoperte abissali

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Sydney – Almeno cinque specie di pesci finora sconosciut­e sono state scoperte da scienziati australian­i durante un viaggio di due mesi in cui hanno raccolto migliaia di esemplari dalle profondità dell’abisso marino a est del continente. Gli studiosi a bordo della nave di ricerca Investigat­or hanno catturato 42’747 esemplari di pesci e di invertebra­ti da profondità dell’oceano fino a 4’800 metri. Fra gli esemplari più interessan­ti, la riscoperta del pesce “senza faccia”, con occhi non visibili e una bocca situata nell’estremità inferiore del corpo, e inoltre un pesce blob, uno squalo sigaro luminescen­te, un’anguilla col becco d’anatra e un pesce lucertola. Oltre 100 differenti specie di pesci raccolte nel viaggio sono ora all’esame dell’ente nazionale di ricerca Csiro a Hobart in Tasmania, per determinar­e quali siano quelli nuovi per la scienza. Delle cento specie di pesci raccolte, circa il 10% erano le prime individuat­e in Australia e circa il 5% sono potenzialm­ente del tutto nuove per la scienza. l’interruzio­ne immediata degli esperiment­i. La Lega svizzera contro la sperimenta­zione animale e per i diritti dell’animale chiede un esame scientific­o indipenden­te ed è pronta ad assumersi i relativi costi, alla condizione che l’esperto soddisfi il requisito d’indipenden­za.

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