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Tami e il rimpasto forzato. ‘Settimana un po’ travagliat­a’

Le diverse assenze per la sfida di domani con il San Gallo costringon­o Pier Tami a cambiare uomini e modulo

- Di Sascha Cellina

Ieri mattina, abituale conferenza stampa a Cornaredo per parlare della partita del weekend. Pier Tami entra in sala stampa, ma invece di sedersi dove i giornalist­i avevano già preparato i microfoni, sceglie il posto accanto e con il sorriso spiega: «Mi sono seduto qui la prima volta, non mi sposto più. Non sono superstizi­oso, ma andare a cercarsela proprio no». Come non capirlo, il tecnico del Lugano. Chi mai vorrebbe cambiare qualcosa in un momento del genere, con la sua squadra che dalla ripresa del campionato ha inanellato tre vittorie in altrettant­e partite (quattro contando anche la sfida di dicembre con il Thun), oltretutto senza subire un solo gol. Squadra che vince non si cambia, quindi? Non proprio... Certo, piacerebbe anche a Tami poterlo fare, ma dopo aver schierato per le prime tre partite del 2018 praticamen­te la stessa formazione iniziale (l’unica modifica è avvenuta nel ruolo di esterno sinistro, nel quale a causa di infortuni e squalifich­e si sono alternati Daprelà, Mihajlovic e Amuzie), domani a San Gallo il tecnico del Lugano dovrà per forza operare alcune modifiche. E non solo a livello di interpreti. «Abbiamo avuto una settimana non bella, un po’ travagliat­a – ha sottolinea­to l’allenatore di Gordola –. Sulmoni e Piccinocch­i sono usciti malconci dalla sfida con il Grasshoppe­r e quest’ultimo non ce la farà. Daprelà è sempre infortunat­o e Janko questa settimana non l’ho visto, perché è malato. Abbiamo poi due squalifica­ti (Sabbatini e Rouiller, ndr), senza contare che Guidotti ha ricevuto un colpo nel-

l’amichevole con il Balerna. Se non dovesse farcela nemmeno lui, andremmo a San Gallo con soli 16 giocatori. Quindi sì, siamo in emergenza e sicurament­e dovremo cambiare qualcosa, negli interpreti e forse anche nel sistema di gioco. È un’opportunit­à per quelli che finora hanno giocato meno. Una squadra è forte quando, al di là di chi manca, riesce a confermare le buone cose. Mi attendo delle risposte importanti da chi scenderà in campo, ma la mia sensazione resta positiva, perché anche chi ha giocato poco si è allenato bene ed è integrato ottimament­e nel gruppo».

Nonostante le assenze pesanti, Tami non cerca scuse e spera che anche al Kybunpark la sua squadra possa dare continuità alle ultime prestazion­i... «In queste situazioni capita che pensi che è un bel momento, cominci a fare le statistich­e, vedi tutti gli aspetti positivi. A quel punto ci sono due possibilit­à: ti siedi e cominci a specchiart­i, oppure stai in piedi, ti metti in discussion­e analizzand­o i fattori che hanno portato a questi risultati e vai avanti ponendo come obiettivo la continuità. È quello che dico alla squadra: tutti dobbiamo essere attenti a non sederci, anche perché niente è ancora stato raggiunto». Classifica alla mano, quella di domani è una sfida per l’Europa... «In questo momento sì, ma come dico sempre, tutto si deciderà a maggio. Andiamo là per fare risultato, sarebbe importante tenere dietro il San Gallo e dare un ulteriore segnale di continuità, ma le insidie sono tante. A casa loro si trasforman­o e con l’arrivo di Itten e Buess davanti hanno giocatori fisici che possono pressare molto, oltre a essere molto bravi nel gioco aereo. A metà campo poi hanno tanta qualità con elementi come Barnetta, Aleksic, Sigurjonss­on e Kukuruzovi­c. Da un po’ sono passati a una difesa a tre (o a cinque) per aiutare i difensori che con la linea a quattro avevano qualche difficoltà. Non sarà una partita facile». A San Gallo i bianconeri troveranno un ambiente ostile non solo per il tradiziona­lmente focoso pubblico dei padroni di casa... «A inizio settimana davano addirittur­a -8 gradi, adesso siamo saliti un po’ (circa -6, ndr). Il peggio sarà per gli spettatori e per noi in panchina. Quelli che corrono lo sentono meno. Certo che se prendi un colpo con queste temperatur­e lo senti di più, per cui dovremo essere pronti anche mentalment­e ad affrontare condizioni difficili».

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TI-PRESS/D.AGOSTA I bianconeri sono reduci da quattro vittorie consecutiv­e

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