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Record di lavoratori frontalier­i

A livello nazionale hanno superato le 318mila unità. In Ticino sono quasi 65mila.

- Ats

Neuchâtel – Continua a crescere la manodopera frontalier­a in tutta la Svizzera. Nel quarto trimestre dello scorso anno erano impiegati infatti 318’002 frontalier­i, una cifra mai raggiunta prima. L’aumento nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente è dell’1,7% (+0,3% rispetto a luglio-settembre 2017). È quanto emerge dagli ultimi dati in merito pubblicati dall’Ufficio federale di statistica (Ust). A livello regionale, la Regione del Lemano è quella che dà lavoro al maggior numero di frontalier­i: 117’783, in crescita su un anno del 2,1% (+0,7% rispetto al trimestre precedente). Al secondo posto si trova invece la Svizzera nordoccide­ntale, a quota 71’677 con un incremento dello 0,9% (+0,1%). Il numero di frontalier­i continua a crescere anche in Ticino: nel quarto trimestre 2017 erano 64’885, pari a una crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2016. Su base trimestral­e si è invece registrato un calo dello 0,5 per cento. Da notare che il dato ticinese è il terzo più alto da sempre, solo il secondo e il terzo trimestre 2017 – periodi più favorevoli per l’edilizia rispetto ai ‘trimestri invernali’, ndr – hanno fatto segnare valori più elevati. A livello nazionale, come detto, il numero di frontalier­i impiegato nel quarto trimestre corrispond­e a un record assoluto. Per Paese, il maggior numero di frontalier­i proviene dalla Francia 173’175 (cresciuti in un anno del 2%). Seguono Italia (72’647, +1,4%), Germania (61’759, +0,8%) e Austria (8’233, +0,9%).

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