La ‘benedetta’ colpa del vicesceriffo nella strage di Parkland
Washington – Mai “codardo” fu più provvidenziale. Il vicesceriffo Scot Peterson, l’unica guardia armata del liceo di Parkland (Florida), dove si è consumata l’ultima strage in una scuola statunitense, ha fatto “un pessimo lavoro”, non impedendo a Nikolas Cruz di entrare e ammazzare 17 suoi ex compagni. Ma ha fatto un enorme piacere a Donald Trump, che può così addossargli la colpa del massacro. Altro che tutte ’ste storie sulle troppe armi in circolazione. Peterson (che si era messo al riparo anziché entrare ed affrontare Cruz) si è dimesso solo dopo essere stato incastrato dalle immagini della videosorveglianza, un comportamento stigmatizzato dal presidente che infatti lo ha bollato come codardo. “Non è mai entrato, non ha fatto nulla”, ha ammesso in conferenza stampa lo sceriffo Scott Israel. Il video, corroborato anche da testimoni, mostra Peterson che resta fuori della scuola dopo l’inizio della sparatoria, cercando riparo dietro una colonna di cemento. Altri due vicesceriffi sono stati messi a mezzo servizio per aver ignorato a loro volta le informazioni degli ultimi due anni sulla pericolosità di Cruz, ha riferito Israel, ammettendo inoltre che il suo ufficio aveva ricevuto ben 23 telefonate sul giovane negli ultimi dieci anni, senza però dare alcun seguito. Il fallimento include l’Fbi, che non ha indagato su almeno due segnalazioni, e pure i servizi sociali locali, che avevano giudicato il ragazzo non pericoloso nonostante i suoi comportamenti. Tutti argomenti per Trump, che ha confermato di voler continuare “ad ascoltare le proposte del Paese” ma ha rilanciato le sue in un discorso spiccatamente propagandistico alla Conservative Political Action Conference, dove ha garantito che non consentirà di modificare il secondo emendamento costituzionale sul diritto a portare armi con sé. “Dichiarare le nostre scuole ‘gun-free zone’ mette i nostri studenti in maggior pericolo”, ha sostenuto, suggerendo “misure di buonsenso che proteggeranno i diritti degli americani che rispettano le leggi”.