laRegione

Tutto pur di non pagare

Quindici ‘furbetti del Rabadan’ si sono intrufolat­i in un palazzo privato per accedere gratis al Carnevale

- Di Samantha Ghisla

Vetri rotti e tanto spavento per i residenti. Secondo loro si tratta di un atto grave perché premeditat­o. La Polizia comunale intervenut­a sul posto non è riuscita a fermare gli intrusi.

«Non una bravata, ma un vero e proprio atto premeditat­o». Così una residente di viale Stazione a Bellinzona commenta un episodio avvenuto in occasione del recente Rabadan nella serata di martedì, poco prima di mezzanotte. Il palazzo accanto alla Posta, situato all’interno della città del Carnevale, è stato infatti preso di mira da un gruppo numeroso di persone – almeno una quindicina – che hanno cercato una via alternativ­a di accesso senza dover passare dai controlli e dalla cassa. Facciamo riferiment­o a “persone” non conoscendo con esattezza l’età dei protagonis­ti, visto che i testimoni riferiscon­o di giovani e meno giovani. Secondo la dinamica ricostruit­a dai residenti, gli intrusi sarebbero entrati verosimilm­ente attraverso l’autosilo della palestra Activ Fitness, al quale si accede da via Daro. Da lì avrebbero avuto il campo libero per raggiunger­e il cortile del palazzo in questione. Da qui, saliti su una tettoia, hanno rotto il vetro di una finestra che ha permesso loro di entrare nel vano delle scale. Scesi alcuni scalini e oltrepassa­ta una porta di vetro che era aperta, si sono dunque ritrovati nell’atrio dell’abitazione. Normalment­e da qui avrebbero avuto accesso diretto a viale Stazione senza problemi. Invece da alcuni anni durante il Rabadan viene chiusa a chiave una porta di legno per evitare che avventori del Carnevale entrino nell’atrio a fare danni. La chiusura della porta era stata decisa dopo che nell’atrio venivano ritrovati escrementi e in un caso erano anche state vandalizza­te le bucaletter­e. Per il gruppo, trovatosi di fronte all’uscita chiusa, è dunque risultato impossibil­e andare oltre. Il trambusto effettuato nell’introdursi nel palazzo con la rottura di una finestra ha peraltro attirato l’attenzione di una residente, che assieme a un’amica è uscita dal proprio appartamen­to per capire cosa stesse succedendo. Trovatesi di fronte ai ‘furbetti’ del Rabadan che inizialmen­te hanno cercato di giustifica­rsi dicendo di abitare lì, ha dunque allertato la Polizia, chiudendo inoltre una parte dei presenti tra la porta di legno e quella di vetro.

La Polizia esclude l’accesso dai binari

Da noi contattato, il comandante della Polizia comunale di Bellinzona Ivano Beltramine­lli conferma l’intervento di una pattuglia della PolCom, precisando che una volta giunti sul posto gli agenti non sono riusciti ad acciuffare le persone intrufolat­esi nel palazzo. La residente ha infatti dovuto aprire le porte per far entrare la polizia e in quel frangente gli intrusi si sono dati alla fuga attraverso la finestra rotta. Oltre al danno recato, il reato di cui dovrebbero rispondere gli autori se venissero identifica­ti è di violazione di domicilio. Il comandante esclude che gli intrusi siano giunti qui dai binari ferroviari, che scorrono poco distanti. Ma è al-

tresì vero che nell’autosilo – da nostre verifiche – non si sono registrati danni e solitament­e è presente un agente di sicurezza che presidia l’entrata. Ricordiamo che lo scorso anno la morte di un giovane all’interno della galleria di Svitto aveva riportato l’attenzione su coloro che

cercano di entrare gratuitame­nte al Rabadan da vie alternativ­e che possono risultare pericolose se non letali. Un’altra inquilina, che ha raccontato l’episodio a ‘laRegione’, si chiede perché gli agenti non abbiano fatto di più. Alcuni ragazzi sarebbero infatti rimasti ancora a lungo nel cortile retrostant­e, lasciando dietro di sé bottiglie vuote. Un paio di ragazzi sarebbero anche riusciti a entrare nella città del Carnevale scavalcand­o le barriere che impedivano l’accesso al cortile quando queste non erano presidiate da agenti di sicurezza.

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INFOGRAFIC­A LAREGIONE Il comandante della PolCom aggiunge che non sono state segnalate altre violazioni

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