Intanto la neocostituita Astras propone una variante ‘industrie friendly’
Una nuova variante per l’asta Bioggio-Manno, che contempli l’utilizzo dell’esistente binario industriale, che serve lo scalo merci di Manno. Il mosaico del Tram-Treno del Luganese si aggiorna con un nuovo pezzo, grazie all’iniziativa dell’Associazione Tram Sostenibile (Astras), che parzialmente ricalca quanto sostenuto dai promotori della petizione che vorrebbero l’allungamento fino a Taverne. Il neocostituito gruppo intende sottoporre infanti un’alternativa al tracciato approvato dal Dipartimento del territorio (Dt) che non ostacolerebbe – come ritenuto invece dai contrari per il progetto ufficiale – né la circolazione sulla strada Cantonale né le infrastrutture presenti. Una variante ‘industrie friendly’ insomma, tant’è che ad Astras hanno aderito diversi proprietari e operatori economici della zona, oltre ad abitanti della valle del Vedeggio. “L’associazione – si legge in un comunicato diffuso dal presidente di Astras, Mattia Tonella – si prefigge in particolare di valorizzare la rete ferroviaria esistente, creando sinergie con i gestori della stessa, sfruttando in maniera razionale il territorio e il paesaggio, per ottimizzare ed estendere l’offerta di mezzi pubblici e sgravare la rete stradale e autostradale”. Tra le preoccupazioni principali, vi è infatti quella che il progetto attuale possa – una volta realizzato, nel 2027 – far collassare la viabilità di una zona già sotto pressione. E così, Astras ha dato mandato allo studio CSD Ingegneri di analizzare la fattibilità: ne emerge che con tale soluzione ci sarebbero anche dei risparmi finanziari, nell’ordine dei 20-30 milioni di franchi. Non stupisce quindi che anche Astras sia tra le fila dei contrari al tracciato del Dt e abbia presentato un proprio ricorso all’Ufficio federale dei trasporti (Uft), dov’è attualmente pendente l’approvazione dei piani del Tram-Treno del Luganese. Che il progetto abbia riscosso diversi pareri negativi non è una novità, ma colpisce il numero di opposizioni pervenute: 127 quelle catalogate dall’Uft, come riferito ieri dal portale