La federazione Usa negligente al 75%
La federazione statunitense di tennis è stata giudicata responsabile al 75%, da un tribunale di New York, nel contenzioso che l’oppone a Eugenie Bouchard. Nel corso degli Us Open 2015, la canadese era scivolata negli spogliatoi, cadendo con conseguenze fisiche importanti. La ex numero 5 delle classifiche Wta aveva riportato una commozione cerebrale dopo essere scivolata su una “sostanza scivolosa, estranea e pericolosa”. Un incidente che l’aveva costretta a dichiarare forfait per i tornei di singolare, doppio e doppio misto per i quali era ancora in gara. Il tribunale federale di Brooklyn, dove la Bouchard ha chiamato in causa la federazione statunitense (organizzatrice del torneo), ha impiegato meno di un’ora per emettere il verdetto: la federazione è colpevole di “negligenza al 75%”, il restante 25% rimane a carico della tennista. Dopo la caduta la Bouchard, finalista a Wimbledon nel 2014, aveva messo la parola fine alla sua stagione. Da lì in poi non è più stata in grado di superare lo scoglio del terzo turno in un torneo del Grande Slam, retrocedendo in classifica fino al numero 116. «Se ottenete il 75% di qualcosa o, per esempio, i tre quarti di un “enchilada”, non potete certo lamentarvi», ha commentato con umorismo l’avvocato della tennista canadese, Benedict Morelli. Il collegio di avvocati che difende la Bouchard lo scorso aprile ha denunciato la federazione statunitense per aver distrutto volontariamente le immagini delle telecamere di videosorveglianza che avrebbero potuto servire quali prove. La canadese chiede un risarcimento per i danni fisici, morali e finanziari provocati dalla caduta. Inoltre, al contatto con il prodotto di pulizia presente sul pavimento, la pelle della tennista avrebbe subito delle bruciature.