L’auto astemia
Berna – L’etilometro blocca-motore è una misura di comprovata efficacia e non è comprensibile il fatto che in Parlamento sia controversa. Lo sostiene Brigitte Buhmann, direttrice dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi). Inizialmente il Parlamento si era pronunciato a favore dell’introduzione dell’etilometro blocca-motore nel pacchetto Via sicura. Ora, però, tutto sembra destinato a saltare. L’argomento è infatti controverso alle Camere e il Consiglio degli Stati vuole rinunciarvi. “Rinunciare all’etilometro blocca-motore sarebbe fatale per la sicurezza stradale nel nostro Paese. Un calcolo realizzato dall’upi nel 2012, anno in cui il Parlamento ha varato il programma Via sicura, indica che il provvedimento permetterebbe di evitare fino a 5 morti e 60 feriti gravi all’anno”, ha detto la Buhmann, in un comunicato. Secondo la direttrice, di fronte a queste cifre gli argomenti degli oppositori risultano incomprensibili. In altri Paesi le esperienze sono state molto positive. E “i progressi tecnologici hanno ridotto notevolmente i costi di installazione e semplificato l’uso del dispositivo”. Si tratterebbe tra l’altro di una misura che, dopo le verifiche di idoneità, permetterebbe alle persone cui è stata revocata la patente a tempo indeterminato per guida ripetuta in stato di ebbrezza di rimettersi al volante. Non è quindi – a detta dell’upi – uno strumento che limita la libertà, ma anzi dà l’opportunità a chi ha commesso gravi infrazioni di utilizzare di nuovo il proprio veicolo, ma in modo controllato.