laRegione

Trenord: treni guasti, porte rotte e ruote ‘ovali’

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Emergono dati sempre più sconcertan­ti dal ‘report’ dell’‘Agenzia per la sicurezza delle Ferrovie’ su Trenord, la società che gestisce l’intero traffico ferroviari­o lombardo (quasi 800mila passeggeri al giorno) fra cui anche le linee transfront­aliere Milano-Como-Chiasso e la ArcisateSt­abio (o meglio la Varese-Mendrisio). Come pubblicato su ‘laRegione’ a causa delle migliaia di treni soppressi Trenord perde oltre 40 milioni di euro in 12 mesi. Il documento, che doveva rimanere segreto ma è venuto alla luce tramite un’agenzia specializz­ata, ha già causato polemiche a non finire. Al suo interno l’elenco di quanto accaduto nel mese di gennaio di quest’anno. Mese durante il quale si è verificato l’incidente di Pioltello: tre donne morte e una cinquantin­a di feriti. Si è così appreso che sui 1’694 treni in circolazio­ni ogni giorno, ci sono state 59 soppressio­ni totali, 86 soppressio­ni parziali e 27 locomotori sono stati sostituiti in quanto guasti. Solo il 7,54% è arrivato in orario. Prendendo in esame l’intero mese sono stati soppressi 2’164 treni – di cui 3mila parzialmen­te –, mentre i locomotori sostituiti sono stati 366. Da questi numeri esce un’immagine diametralm­ente opposta da quella a lungo proposta da Trenord e da Regione Lombardia, che con le Ferrovie dello Stato controlla la società di gestione del traffico regionale. E non è finita. Nel ‘report’ si rileva un dato che inquieta: 31 treni su 100 hanno effettuato servizio con le “ruote sfaccettat­e”, ovvero ‘ovali’. Perché questo dato inquieta? L’avvocato Ennio Amodio, legale di Rete Ferroviari­a Italiana, nell’indagine sulla strage di Pioltello ha richiamato l’attenzione degli inquirenti della Procura di Milano su una “possibile ovalizzazi­one delle ruote con la conseguent­e loro usura” tra le cause del deragliame­nto. I contenuti del documento sembrano dare una spiegazion­e alla rabbia dei pendolari: su 52’514 treni circolati in Lombardia (e in parte anche in Ticino), 18’476 hanno viaggiato con un guasto medio e 12’865 con un guasto grave. Quasi la metà dei convogli ha effettuato servizio con una o più toilette guaste e 4 treni su 10 con una o più porte rotte. Una débâcle dovuta all’insufficie­nte manutenzio­ne di una flotta con un’età media assai alta. M.M.

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