laRegione

Per un sindaco di prossimità

A Mendrisio il Plr scalda i muscoli per la sfida con il Ppd e punta tutto su Samuele Cavadini

- di Daniela Carugati

Canavée gremito, l’assemblea ha detto in coro ‘sì’ al ballottagg­io e al candidato della direttiva allargata

Anche la Mendrisio liberalera­dicale ha il suo ‘hastag’: #daiSam. L’assemblea del Plr ieri sera ha detto coralmente ‘sì’: si va al ballottagg­io. E ‘sì’, ci si va con Samuele Cavadini. Tutti convinti: il 27 maggio sarà lui a vedersela con il Ppd Marco Romano. I travagli interiori sembrano essere superati, almeno a prima vista. Così Claudio Bordogna, da presidente di sala, ha subito suonato la carica del «momento storico», davanti a sé un’aula magna quanto mai gremita di delegati: «Pronti a entrare in ‘guerra’ (politica ed elettorale, s’intende)», ha esortato. Adesso la sfida ha davvero i crismi dell’ufficialit­à. E già il karma da ripetere che rimbalza dal centro scolastico Canavée è ‘cambiament­o’. Ad incarnarlo d’ora in poi sarà, appunto, il «visceralme­nte momò» (per dirla con il presidente cantonale Bixio Caprara) Samuele Cavadini. L’invito lanciato da liberalira­dicali giovani e di lungo corso è stato, dunque, raccolto. Sarà il viatico a un partito compatto? Chi vivrà la campagna, dirà. Per adesso ci ha pensato lo stesso Caprara a fare da motivatore. «Di liberali ce ne vogliono come l’aria buona a Mendrisio – ha chiarito subito –. Sentiamo l’esigenza di cambiare aria e avere un certo rinfresco». A buon intenditor... Sia chiaro, il primo a sapere che nel capoluogo «non è una campagna così semplice» è proprio il presidente cantonale. «Il risultato – ha insistito – dipenderà da come ognuno di voi si ingaggerà in questa sfida». Una sfida che ancora prima di consumarsi ha posto il Plr davanti a una scelta «difficile», quella fra due potenziali candidati con le carte in regola (Cavadini e il vicesindac­o Samuel Maffi). A questo punto, ha ribadito il presidente sezionale Tiziano Calderari, vi è una ‘conditio sine qua non’, «il partito deve essere unito nel sostenere il candidato che proponiamo e che non deve essere (e non sarà) unicamente il candidato del Plr, ma dell’intera città, perché solo come tale potrà essere il sindaco di tutta Mendrisio e dei suoi cittadini». E di voci pronte a perorare la causa di Cavadini, ieri a Canavée, se ne sono levate non poche. «Quella che si prospetta – ha richiamato Luca Maghetti – è l’occasione di fare di Mendrisio una città moderna; di uscire dalle logiche, quasi triviali, del clientelis­mo. In tal senso vogliamo un rinnovamen­to importante». Un rinnovamen­to che, si è fatto capire da più parti, ha il volto di «un vero politico di milizia» a fronte di un profession­ista della politica come Romano. Sandro Lombardi ha poi sfoderato la carta della simpatia (dote, ha sottolinea­to, di cui non è fornito l’avversario). Quindi ha invitato a condurre una campagna «elegante e garbata». Anche se dai primi accenni, seppur pacati, le parole nei confronti dell’antagonist­a Ppd si sono già fatte pepate. A dare un consiglio ci si è messo pure Renzo Bordogna, che di ballottagg­i se ne intende: 24 anni orsono patì una sconfitta dal sindaco uscente Carlo Croci («Anche se io non l’ho presa come tale»). «Dobbiamo stare assieme e avere l’appoggio degli altri partiti, far capire loro che è ora di voltare pagina», ha fatto memoria. E il primo a essere pronto a fare tesoro dei suggerimen­ti è proprio

Cavadini, il quale, reso l’onore delle armi a Maffi, ha tratteggia­to la sua idea di sindaco. La posta in gioco, ha richiamato, «non è la Politica, è Mendrisio». Cavadini si è detto aperto al dialogo, con gli altri gruppi, l’amministra­zione comunale, i cittadini. «Vorrei essere un sindaco di prossimità, non solo presente fra la gente, ma essere come e con la gente. La Mendrisio che immagino, poi, è una città giardino che attraverso la riqualific­a urbana e l’attenzione al territorio dia ai suoi cittadini una buona qualità di vita. Un Comune che sogni sì la città, ma che non dimentichi che il nostro territorio è la somma di quartieri che un tempo erano indipenden­ti, dal forte carattere storico, culturale e comunitari­o». Il candidato ha mostrato di avere l’occhio sui temi – la mobilità, la fiscalità «moderata», le riforme «come opportunit­à» e le progettazi­oni regionali «come necessità» –, e la voglia di osare, declinando la sua politica al plurale.

 ?? TI-PRESS/P. GIANINAZZI ?? Pronti al confronto con il Ppd
TI-PRESS/P. GIANINAZZI Pronti al confronto con il Ppd

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland