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E ora si raccolgano i frutti

Il Lugano di Greg Ireland riattacca la spina con un obiettivo: ‘Da subito pronti ai playoff ’

- Di Moreno Invernizzi

Lugano – Spente le luci sui Giochi e sul torneo olimpico di hockey, l’attenzione torna a concentrar­si sul rush finale della stagione regolare di Lna. Che per il Lugano significa la rincorsa alla terza posizione, ora occupata dal Bienne che a tre partite dal termine vanta un margine di +3 sui bianconeri. «Chiudere al terzo posto sarebbe un ottimo risultato, ma non necessaria­mente è il nostro obiettivo primario – premette l’allenatore del Lugano Greg Ireland –. Cercheremo di affrontare partita per partita, cambio dopo cambio, con l’intento di continuare il processo di crescita individual­e e come squadra. Non giocheremo le ultime tre partite per “pilotare” la scelta dell’avversario nei quarti di finale, ma per trovare la giusta alchimia di squadra».

‘Spero che la lezione subita col Kloten sia bastata. Ora dobbiamo solo guardare avanti’.

Ieri, al primo allenament­o collettivo post-olimpico, oltre agli stranieri chiamati a dare man forte alle rispettive selezioni a Pyeongchan­g (che in serata hanno sono poi atterrati a Milano), mancava unicamente Vauclair, ancora alle prese con i postumi della leggera commozione rimediata a Bienne, nella penultima partita prima della pausa. Riva (problema muscolare per lui), si è invece allenato a parte. È stata anche l’occasione per tornare sulla contropres­tazione fornita in casa contro il Kloten nell’ultima fatica prima di tirare il fiato (sconfitta 2-7). «Al termine di quel match non ero affatto contento della prestazion­e dei miei ragazzi. La pausa mi è servita per lasciarmi alle spalle i sentimenti negativi e concentrar­mi sugli aspetti che a mio modo di vedere potevano e dovevano essere migliorati. Ed è in funzione di questi che, con chi è restato qui, abbiamo lavorato durante la pausa. Ora però dobbiamo voltare pagina: spero e mi auguro che quella lezione sia stata compresa da tutti: adesso lasciamoci il Kloten alle spalle e pensiamo ai tre ultimi impegni di campionato prima dei playoff, a cominciare dal prossimo, con-

tro lo Zurigo. Ci aspetta una partita molto dura, che richiederà il massimo impegno. In queste ultime partite di regular season dovremo riuscire a fare quel salto di qualità che ancora ci manca per poter essere pronti per i playoff: non possiamo permetterc­i di attendere il post-season per trovare la nostra migliore forma, ma dobbiamo lavorare

per raggiunger­la il più presto possibile». La rincorsa per affrontare la volata finale del campionato i bianconeri l’hanno presa sostenendo la All Saints Cup in Engadina: «È stata un’esperienza eccezional­e. A St. Moritz abbiamo lavorato molto anche sul piano mentale. I giocatori sono stati confrontat­i con condizioni climatiche e logistiche

particolar­i (giocando anche sotto un leggero nevischio), rafforzand­o lo spirito di squadra. Oltre che per l’aspetto tecnico, il campo è stato costruttiv­o per la crescita come gruppo. Anche i diversi rinforzi dei Rockets che ci hanno dato man forte per l’occasione hanno evidenziat­o sensibili migliorame­nti da inizio stazione». Sabato, nell’ultima amichevole, i bianconeri sono poi stati battuti 3-1 dal Mannheim: «Sulla carta eravamo superiori ai nostri avversari, ma questa supremazia non siamo riusciti a tradurla in pratica, fallendo pure diverse ottime occasioni. Ci è mancata la giusta attitudine: non tutti si sono impegnati al massimo dal primo all’ultimo secondo».

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TI-PRESS/AGOSTA Ancora tre partite di stagione regolare prima di pensare al grande ballo dei playoff

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