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A Friburgo e Svitto passa la trasparenz­a

- Ats/red

Berna – La trasparenz­a sul finanziame­nto dei partiti ha avuto la meglio ieri nei due cantoni in cui era sottoposta al voto degli elettori. A Friburgo, partiti e organizzaz­ioni politiche dovranno rivelare in futuro le rispettive fonti di finanziame­nto: l’iniziativa cantonale che lo esigeva è stata approvata dal 68,5% dei votanti. Sostenuto dalla sinistra, il progetto era stato combattuto da Ppd, Plr e Udc, a nome della protezione della sfera privata. Una iniziativa analoga presentata dalla Gioventù socialista è stata accolta a sorpresa, con una risicata maggioranz­a del 50,28%, nel Canton Svitto: i partiti dovranno pubblicare i finanziame­nti ricevuti in vista di elezioni o votazioni. Normative simili sono attualment­e in vigore soltanto nei cantoni Ginevra, Ticino e Neuchâtel. Molto atteso anche l’esito del voto nel Canton Vaud, dove una iniziativa dell’estrema sinistra propugnava il rimborso delle cure dentarie di base tramite un’assicurazi­one obbligator­ia, finanziata con un prelievo paritario sui salari analogo a quello già in vigore per l’Avs. I votanti hanno tuttavia respinto con il 57,5% dei voti la proposta, il cui costo era stato stimato a circa 300 milioni all’anno. I cittadini del Giura, i soli in Svizzera a potersi esprimere in materia a causa di un’apposita legge cantonale, hanno fatto sapere con il 53,7% di voti che sono contrari a depositi di scorie radioattiv­e nei vicini cantoni di Soletta e Argovia. In quest’ultimo cantone, gli studenti dovranno in futuro rimborsare un terzo delle borse di studio che ricevono dal Cantone. Il “modello splitting” è previsto da una revisione della legge sulle borse di studio approvata dal 61,1% dei votanti. I cittadini dei cantoni di Zurigo e Berna hanno invece nettamente bocciato, con oltre il 76% dei voti, iniziative sostenute da comitati vicini all’Udc volte a combattere il nuovo piano di studi per la Svizzera tedesca (“Lehrplan 21”). Le iniziative, analoghe a quelle già bocciate di altri cantoni, chiedevano di sottoporre le decisioni sui programmi scolastici al parlamento cantonale e in caso di referendum al verdetto popolare. A Basilea Campagna, è infine stato negato il voto ai sedicenni e agli stranieri residenti: i votanti del cantone renano hanno chiarament­e respinto – con maggioranz­e superiori all’80% – due iniziative in tale senso, presentate dai movimenti giovanili di Ps e Verdi.

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KEYSTONE Il dentista si paga

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