L’incidente a un passo da casa
Era un artigiano del posto il 60enne deceduto venerdì sera nelle Centovalli
Era un soccorritore di montagna, più precisamente della colonna di soccorso alpino di Locarno. Era anche uno stimato artigiano e una persona impegnata e benvoluta. Il 60enne deceduto nella serata di venerdì scorso nelle Centovalli, alla guida di un furgone munito di calla neve sulla strada che da Borgnone porta a Lionza, abitava soltanto a poche centinaia di metri dal luogo della sciagura. Il mezzo meccanico che conduceva, per cause che soltanto l’indagine di polizia chiarirà nei dettagli, lo ha trascinato per decine di metri lungo una scarpata, terminando la sua corsa adagiato su di un fianco contro un’ultima pianta, dopo averne divelte altre. Tra le ipotesi emerse negli istanti successivi alla tragedia c’è quello di un errore di manovra commesso dall’uomo nell’affrontare una curva; altre versioni dicono che potrebbe essere stato fatale l’innesto della retromarcia. Comunque sia andata, l’uomo era al lavoro sul tratto stradale per rimuovere una massa di neve presente sul posto. Altro dato certo, per il momento, è che la vittima si era messa al lavoro nel tardo pomeriggio di venerdì. È stato un automobilista di passaggio, intorno alle 21, a notare la presenza del veicolo nella scarpata, allertando immediatamente i soccorsi e adoperandosi nel prestare le prime cure all’uomo. Di lì a poco, oltre alla Polizia cantonale, sono giunti sul posto i pompieri di Locarno con l’Unità d’intervento tecnico per le operazioni di recupero. A nulla, purtroppo, è valso l’intervento d’urgenza dei soccorritori del Salva, che non hanno potuto che constatare il decesso del 60enne a causa delle gravi ferite riportate.