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Bottani e il primo gol del Cobra non bastano

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Pier Tami lo aveva detto che al suo Lugano – che per l’occasione ritrovava Sabbatini e Rouiller, ma non ancora Piccinocch­i (però prossimo al rientro – sarebbe servita la partita perfetta per giocarsela con lo Young Boys. E per una decina di minuti è quello che hanno fatto i bianconeri, con il rapido vantaggio di Bottani (il numero dieci, nell’occasione ottimament­e servito da Gerndt, è stato nettamente il migliore in campo) e un gioco più convincent­e di quello degli ospiti. Poi però gli errori nella stessa azione di Sulmoni e Da Costa (al 10’) hanno regalano a Nsame l’1-1 che ha cambiato l’inerzia dell’incontro. Logica conseguenz­a il 2-1 di Assalé al 30’ (difesa sorpresa), al quale i padroni di casa sono in sostanza riusciti a reagire solo al 60’ con un diagonale del solito Bottani intercetta­to da Wölfli. Il 3-1 trovato al 79’ da Schick su una palla persa dai ticinesi in uscita ha però di fatto chiuso il match, perché il primo gol in bianconero di Marc Janko (bella conclusion­e da fuori area all’86, circa un quarto d’ora dopo il suo ingresso in campo) ha regalato ai 4’000 di Cornaredo solo l’illusione della rimonta, mandata in fumo dal definitivo 4-2 di Bertone al 90’. Il Lugano ha pagato dunque ancora una volta a caro prezzo gli errori individual­i e dopo le quattro vittorie filate di inizio ritorno ha dovuto incassare la seconda sconfitta consecutiv­a.

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