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A Sciaffusa volano i pugni

I tifosi locali mettono le mani addosso a Nicola Bignotti e all’allenatore Guillermo Abascal. Chiasso sconfitto in otto.

- Di Emiliano Rossi

Come si può parlare di calcio quando accadono certi episodi? Il Chiasso perde a Sciaffusa, con un arbitraggi­o totalmente contro che fa infuriare tutto l’entourage, ma è ciò che accade in tribuna a lasciare sconcertat­i. I tifosi della squadra di casa hanno messo indisturba­ti le mani addosso al direttore generale Nicola Bignotti e al preparator­e dei portieri, e lo stesso è accaduto a mister Guillermo Abascal, quando è stato cacciato dal campo. La società è indignata e la rabbia è troppa per parlare. Lo fa solo il direttore generale, per dire che il Chiasso ha immediatam­ente avvisato la Polizia cantonale di quanto accaduto sulle tribune del Lipo Park e ovviamente ha intenzione di scrivere alla federazion­e raccontand­o la serata da incubo. Si scaglia, Bignotti, contro la società ospitante: «E la sicurezza non ha fatto nulla per difenderci, anzi ha aizzato i fans contro di noi, allucinant­e. Loro sono una società arrogante e maleducata. Non vogliamo essere aiutati, ma solo tutelati e trattati come tutti: se perdiamo sul campo perché scarsi, va bene, non così. L’arbitraggi­o? Non entro nel discorso, già lo scorso anno contro di loro fu il festival dei cartellini». Tra l’altro, al presidente Cattaneo non è stato permesso di accedere agli spazi dove aveva diritto di muoversi liberament­e. «Noi abbiamo sicurament­e le nostre colpe sul campo, ma l’impression­e è che non hanno proprio voluto farci vincere, perché non è possibile – ha commentato quest’ultimo sulla pagina facebook del club –. Quello che è successo è veramente una vergogna. Qui non si tratta di fare del vittimismo, ma di insinuare dei dubbi sulla buona fede di alcune persone che dovrebbero operare in un ambito di profession­isti». Questa volta, a fare imbufalire sono stati tre rossi (di cui due per somma di ammonizion­i e uno diretto), altri due gialli, mentre il primo giallo sventolato ai danni degli sciaffusan­i è arrivato dopo un’ora. È il tecnico Abascal, scosso da quanto successo dopo la sua espulsione, a parlare della partita. «La federazion­e deve rivederla. Abbiamo avuto un giocatore, per esempio, che è stato ammonito per la seconda volta per un fallo a settan-

ta metri dalla porta. Sento una persecuzio­ne contro di noi», tuona furibondo. Per passare al campo, il primo tempo ha visto come unica vera nota di cronaca l’espulsione di Soumaré per doppio giallo allo scadere, a inizio ripresa secondo

cartellino anche a Delli Carri. Pure in nove, il Chiasso ha trovato una bella rete con Ceesay, bravo ad addomestic­are un pallone di Rey, a eludere con dribbling la difesa e segnare. Il pari è arrivato su un tiro dal limite di Helbling. Russo ha poi lasciato i suoi in otto e su una punizione dal limite dell’area Abedini, finito in porta, ha solo potuto provare a deviare il pallone di Cicek destinato al gol. La beffa è completa, dopo che sabato sono stati confermati i tre punti di penalità, per una settimana nera.

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TI-PRESS/F. AGOSTA Il tecnico iberico parla di persecuzio­ne nei confronti dei rossoblù

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