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Massagno salva il bilancio

Weekend poco allegro per il basket di A. Fatta eccezione per la Sam, che come logica voleva, ha liquidato lo Swiss Central.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

L’unica nota positiva arriva dalla Sam. Tutte battute le altre: il Mari Group Riva ha perso in casa contro l’Hélios, mentre il Juice Bellinzona è stato sconfitto a Friborgo, terreno sul quale ieri il Lugano ha perso contro l’Olympic. Il Massagno ha giocato in modo molto discontinu­o contro una squadra che schierava due soli stranieri. Il primo quarto ha visto Martino e compagni condurre con un vantaggio massimo di 9, firmato da un molto buon Appa- vou con una tripla. Nel secondo quarto sono state le triple a ripetizion­e di Moore e Ongwae ad allungare, dopo il recupero dei lucernesi, sul 28-27 al 4’, raggiungen­do gli 11 punti a fil di pausa, chiusa a +8 dopo una tripla di Pluss. Nel terzo quarto la Sam è apparsa più tonica, chiudendo la difesa: il vantaggio è salito a +14 al 3’, 56-42, poi a +17, 67-50 al 29’. Alti e bassi nell’ultimo quarto: lo Swiss Central torna a 9, 69-58, ma poi riallunga la Sam fino a +16, 7660 al 35’. Quando tutto sembrava una formalità, un blackout fatto di palle perse e scelte brutte, contrappos­te a una prestazion­e d’attacco come basket comanda, permetteva agli ospiti di tornare avanti 77-75 all’8’. Una palla persa e il conseguent­e fallo a 84” dalla sirena, permetteva prima a Ongwae e poi a Martino di mettere i liberi della sicurezza, per chiudere la gara con un’entrata di Martino, il migliore dei suoi: 14 punti, 3 rimbalzi. Bene pure Appavou e Ongwae (22 punti e 5 rimbalzi). Sempre molta fisicità di Jankovic a fare a sportellat­e contro Thompson, il migliore degli ospiti. «Era una gara difficile – ravvisa Gubitosa – sia perché il risultato non avrebbe cambiato la nostra classifica, sia perché venivamo da 15 giorni di pausa. Ci è mancato ritmo e anche difesa abbiamo concesso troppo. Ma siamo contenti della prestazion­e globale, esser fra i primi 6 è motivo d’orgoglio». Il Lugano, invece, a Friborgo ha tenuto per tre quarti di gara, stando pure avanti fin sul 61-63. Poi sono bastate alcune palle perse e un attimo di distrazion­e, che Mladjan ha punito alla sua maniera, prima che il risultato finisse a +13 a favore dei burgundi. I ticinesi hanno palesato alcune incertezze, costate care, ma nel contempo hanno dimostrato di potersela giocare contro chiunque. In campo femminile, la sfida fra

Roberson prova l’entrata

Riva e Hélios significav­a certezza di salvezza. Le momò sono state avanti nel primo quarto, 17-13, poi hanno subìto il ritorno delle ospiti che hanno condotto per tutto il secondo quarto con un massimo di 4 alla pausa: 32-36. Nel terzo quarto, tutto bene fino al 9’, 48 pari. Poi, cinque palle perse consecutiv­amente e una tripla della Bauman a inizio ultimo quarto, hanno segnato un parziale di 14-0 per le vallesane che, in pratica, ha tagliato gambe, idee e partita. I soli 8 punti realizzati negli ultimi 10’, 5 negli ultimi 6’, la dicono tutta, con ancora una volta un’evanescent­e Moten, deludente al di là dei punti realizzati. Infine, nulla da fare per il Bellinzona contro la capolista: gara già segnata a metà tempo, 44-29, vantaggio che ha toccato i 19 punti dopo 30’ e 25 a fine gara.

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TI-PRESS/F. AGOSTA

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