Massagno salva il bilancio
Weekend poco allegro per il basket di A. Fatta eccezione per la Sam, che come logica voleva, ha liquidato lo Swiss Central.
L’unica nota positiva arriva dalla Sam. Tutte battute le altre: il Mari Group Riva ha perso in casa contro l’Hélios, mentre il Juice Bellinzona è stato sconfitto a Friborgo, terreno sul quale ieri il Lugano ha perso contro l’Olympic. Il Massagno ha giocato in modo molto discontinuo contro una squadra che schierava due soli stranieri. Il primo quarto ha visto Martino e compagni condurre con un vantaggio massimo di 9, firmato da un molto buon Appa- vou con una tripla. Nel secondo quarto sono state le triple a ripetizione di Moore e Ongwae ad allungare, dopo il recupero dei lucernesi, sul 28-27 al 4’, raggiungendo gli 11 punti a fil di pausa, chiusa a +8 dopo una tripla di Pluss. Nel terzo quarto la Sam è apparsa più tonica, chiudendo la difesa: il vantaggio è salito a +14 al 3’, 56-42, poi a +17, 67-50 al 29’. Alti e bassi nell’ultimo quarto: lo Swiss Central torna a 9, 69-58, ma poi riallunga la Sam fino a +16, 7660 al 35’. Quando tutto sembrava una formalità, un blackout fatto di palle perse e scelte brutte, contrapposte a una prestazione d’attacco come basket comanda, permetteva agli ospiti di tornare avanti 77-75 all’8’. Una palla persa e il conseguente fallo a 84” dalla sirena, permetteva prima a Ongwae e poi a Martino di mettere i liberi della sicurezza, per chiudere la gara con un’entrata di Martino, il migliore dei suoi: 14 punti, 3 rimbalzi. Bene pure Appavou e Ongwae (22 punti e 5 rimbalzi). Sempre molta fisicità di Jankovic a fare a sportellate contro Thompson, il migliore degli ospiti. «Era una gara difficile – ravvisa Gubitosa – sia perché il risultato non avrebbe cambiato la nostra classifica, sia perché venivamo da 15 giorni di pausa. Ci è mancato ritmo e anche difesa abbiamo concesso troppo. Ma siamo contenti della prestazione globale, esser fra i primi 6 è motivo d’orgoglio». Il Lugano, invece, a Friborgo ha tenuto per tre quarti di gara, stando pure avanti fin sul 61-63. Poi sono bastate alcune palle perse e un attimo di distrazione, che Mladjan ha punito alla sua maniera, prima che il risultato finisse a +13 a favore dei burgundi. I ticinesi hanno palesato alcune incertezze, costate care, ma nel contempo hanno dimostrato di potersela giocare contro chiunque. In campo femminile, la sfida fra
Roberson prova l’entrata
Riva e Hélios significava certezza di salvezza. Le momò sono state avanti nel primo quarto, 17-13, poi hanno subìto il ritorno delle ospiti che hanno condotto per tutto il secondo quarto con un massimo di 4 alla pausa: 32-36. Nel terzo quarto, tutto bene fino al 9’, 48 pari. Poi, cinque palle perse consecutivamente e una tripla della Bauman a inizio ultimo quarto, hanno segnato un parziale di 14-0 per le vallesane che, in pratica, ha tagliato gambe, idee e partita. I soli 8 punti realizzati negli ultimi 10’, 5 negli ultimi 6’, la dicono tutta, con ancora una volta un’evanescente Moten, deludente al di là dei punti realizzati. Infine, nulla da fare per il Bellinzona contro la capolista: gara già segnata a metà tempo, 44-29, vantaggio che ha toccato i 19 punti dopo 30’ e 25 a fine gara.