Prima degli Oscar, i Razzie
Questa notte sono stati assegnati i riconoscimenti cinematografici più ambiti – e su www.laregione.ch si può scoprire chi ha conquisto l’Oscar e chi invece è rimasto a bocca asciutta – ma sabato notte sono stati svelati i più temuti: i Razzie Awards o, per usare il nome ufficiale, i Golden Raspberry Awards giunti alla 38esima edizione. Creati nel 1981 da John J. B. Wilson e Mo Murphy, i Razzie celebrano il peggio della stagione cinematografica precedente e, come per gli Oscar, ci sono i favoriti e le sorprese. Tra queste ultime, quest’anno le ben tre candidature per il film d’autore ‘Madre!’ di Darren Aronofsky, con tanto di proteste dei fan del regista di ‘Il cigno nero’ e ‘The Wrestler’ (e, purtroppo per lui, anche dell’atroce ‘Noah’). Comunque, il film non ha vinto nulla, così come è rimasto a bocca asciutta il gran favorito ‘Transformers - L’ultimo cavaliere’, candidato a ben 10 Razzie. Passiamo quindi ai film che hanno effettivamente visto, un elenco di pellicole che “ah già, mi ero dimenticato che avevano davvero fatto questo film”. A cominciare dal trionfatore della cerimonia di sabato: ‘Emoji. Accendi le emozioni’ – sì, hanno davvero fatto un film sugli emoji, ve l’eravate perso, vero? – che ha conquistato i lamponi d’oro (è questo il premio dei Razzie) per peggior film, peggior regia (Tony Leondis), peggior coppia sullo schermo e peggior sceneggiatura. Segue ‘Cinquanta sfumature di nero’ che ha vinto quale peggior sequel e per la peggior attrice non protagonista, Kim Basinger. Peggior attore non protagonista è stato Mel Gibson per ‘Daddy’s Home 2’ mentre i due riconoscimenti per i peggiori protagonisti sono andati a Tom Cruise per ‘La mummia’ e Tyler Perry per aver interpretato il ruolo femminile di Mabel in ‘Boo 2!’. Infine, ‘Baywatch’ ha vinto il premio per il film “così brutto che ci è piaciuto” e il Razzie Redeemer Award, premio che va a chi è riuscito a diventare un rispettabile artista, è andato a tutta l’industria cinematografica statunitense che dopo anni di “comportamenti inadeguati” (espressione che meriterebbe un premio quale peggior eufemismo) sta diventando un posto dove il talento è riconosciuto e protetto. RED