Da un Blocher a un’altra
Christoph lo ‘stratega’ lascia la direzione dell’Udc. La figlia Magdalena gli subentra La famiglia del miliardario ex consigliere federale mantiene il controllo sul partito. Marco Chiesa scelto quale vicepresidente.
Christoph Blocher, stratega dell’Unione democratica di centro (Udc), lascia il comitato direttivo del partito. Ma il suo non è un addio alla politica. Al contrario. Ieri pomeriggio, davanti alla sala 301 di Palazzo federale, il 77enne ha ribadito la sua missione: battersi per il mantenimento della democrazia diretta e contro ‘l’adesione strisciante all’Ue’, ovvero per affossare alle urne l’accordo quadro che la Svizzera sta negoziando con l’Ue. La famiglia Blocher sarà comunque ancora rappresentata ai piani alti del partito. La consigliera nazionale Magdalena Martullo-Blocher, figlia dell’ex consigliere federale, è stata scelta per la vicepresidenza. Lo ha comunicato ieri ai media il presidente Udc Albert Rösti. La 48enne grigionese “non vuole”, ha dichiarato il padre in un’intervista pubblicata proprio ieri dal ‘Blick’. Sempre al quotidiano zurighese, il Ceo di Ems Chemie – che mesi fa non ha escluso una candidatura al Consiglio federale “in caso d’emergenza, se l’Ue ci mettesse improvvisamente sotto una forte pressione” – ha dichiarato che no, lei non voleva, ma che poi si è lasciata convincere. La sua non sarà l’unica nomina che i delegati dell’Udc, riuniti in assemblea il 24 marzo a Klosters (Gr), dovranno ratificare. Il presidente Albert Rösti si riproporrà quale presidente per altri due anni, idem la consigliera nazionale Céline Amaudruz (Ge) quale vicepresidente. Il secondo vicepresidente, Oskar Freysinger (Vs), non intende più ripresentarsi, come anche Thomas Aeschi, consigliere nazionale (Zg) e attuale capogruppo alle Camere federali. Quali futuri vicepresidenti sono stati scelti il consigliere nazionale ticinese Marco Chiesa (anch’egli entrerà a far parte del comitato direttivo, cfr. intervista sotto) e, appunto, Magdalena Martullo-Blocher. Infine: anche il 74enne Walter Frey, ex consigliere nazionale, responsabile della comunicazione, lascia la direzione del partito. Dovrebbe succedergli Marcel Dettling (Sz). Quale responsabile della strategia, al posto di Christoph Blocher, è stato scelto Adrian Amstutz (Be), già capogruppo Udc in Parlamento. Davanti ai media, la ginevrina Céline Amaudruz si è detta contenta della scelta del ticinese Chiesa e di Martullo-Blocher, perché finalmente viene integrata la lingua italiana negli organi direttivi e aumentato il numero di donne nei piani alti del partito. La futura direzione dell’Udc sarà più giovane, più femminile e geograficamente meglio rappresentata, le ha fatto eco Rösti. Christoph Blocher ha rincarato: gli organi direttivi del partito dovrebbero essere in futuro meno «zurigocentrici».