La promessa di Kim Jong-un
Incontro in aprile con il presidente sudcoreano e moratoria del programma nucleare
Pechino – Seul e Pyongyang non si fermano. Le due capitali coreane sono decise a sfruttare l’opportunità di riaprire un confronto non conflittuale, offerta dalla “tregua olimpica”. Un nuovo incontro diretto tra Moon Jae-in e Kim Jong-un è già in calendario per fine aprile, mentre il regime nordcoreano ha fatto balenare l’ipotesi di una moratoria del proprio programma nucleare, per favorire un dialogo con gli Stati Uniti. L’annuncio dell’incontro tra le dirigenze sud e nordcoreana richiama i due precedenti del 2000 e del 2007 sulla scia della “sunshine policy”. Moon Jae-in e Kim Jong-un hanno concordato di muoversi sulle orme dei presidenti Kim Dae-jung e Roh Moo-hyun da un lato e del “caro leader” Kim Jong-il dall’altro. Invece che a Pyongyang, come avvenuto nelle precedenti occasioni, l’incontro sarà organizzato nell’area di sicurezza congiunta del villaggio di confine di Panmunjom, nella Peace House, luogo tra l’altro dei grandi eventi intercoreani. L’ulteriore disgelo è maturato con il viaggio dei cinque “inviati speciali”, che Moon ha mandato al Nord in una missione di due giorni rientrata ieri a Seul. La Corea del Nord avrebbe ribadito il suo impegno a “liberarsi” delle armi nucleari, ha detto Chung Eui-yong, consigliere sulla sicurezza del presidente Moon Jae-in, in un briefing con i media sui risultati della missione. Pyongyang, ha aggiunto, «ha affermato chiaramente l’impegno alla denuclearizzazione della penisola dicendo che non ci sarebbe alcuna ragione di possedere armi atomiche se la sicurezza del regime fosse garantita e la minaccia militare contro il Nord fosse rimossa». Da parte loro, fonti nordcoreane hanno espresso il desiderio di avere “colloqui franchi” anche con Washington nel percorso diretto all’abbandono delle ambizioni atomiche e alla normalizzazione dei rapporti bilaterali (attraverso anche la revoca delle sanzioni, naturalmente): in fase di negoziato ci sarebbe la “moratoria”, senza più provocazioni. In aggiunta, “il Nord ha promesso di non usare non soltanto il nucleare, ma anche le armi convenzionali contro il Sud”. Non solo, le parti hanno deciso di attivare una linea diretta di comunicazione per consentire le consultazioni e la riduzione delle tensioni militari. Le novità comunicate da Seul hanno avuto conferma sui media ufficiali del Nord, che hanno riferito in mattinata degli incontri di ieri con Kim che ha raggiunto un accordo “soddisfacente” sul summit con Seul.
Continua la ‘tregua olimpica’ tra Seul e Pyongyang. Il Nord parrebbe disposto a concessioni per riprendere il confronto con gli Usa.