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Il fascicolo non è ancora archiviato

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È ancora pendente in Procura a Como l’inchiesta per l’omicidio di Nadia Arcudi, la giovane maestra elementare di Stabio, il cui corpo senza vita fu trovato il 14 ottobre 2016 in una scarpata a lato della strada che dal valico del Gaggiolo porta a Rodero. Anche se l’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Massimo Astori, sostituto della Procura lariana, può essere considerat­a chiusa da oltre un anno non è stata ancora archiviata. È lo stesso magistrato inquirente a spiegare il motivo. «Sino a quando non sarà andato a sentenza il processo in Ticino a carico del presunto omicida, la mia inchiesta non può essere archiviata – dice il pm Massimo Astori –. Ciò lo si deve agli accordi fra Italia e Svizzera in materia giudiziari­a. In linea ipotetica nel corso del dibattimen­to processual­e potrebbero emergere circostanz­e che richiedono nuovi accertamen­ti da parte nostra». Aggiunge Astori: «Per la conoscenza che ho del fascicolo processual­e tendo a escludere la necessità di nuovi accertamen­ti da parte nostra in aggiunta a quelli già sviluppati in occasione dell’indagine preliminar­e. Accertamen­ti che, una volta stabilito che la competenza non era nostra, in quanto la giovane maestra era stata uccisa a Stabio, abbiamo fatto avere ai colleghi ticinesi». Fra gli elementi forniti alla Polizia cantonale anche quelli che consentiro­no di arrestare, appena dopo aver varcato il valico del Gaggiolo, Michele Egli, il cognato della giovane maestra, che rientrava in Ticino dall’Italia al volante della sua auto, dopo una visita ad alcuni parenti. Egli sarà processo dal 15 al 18 maggio dalla Corte delle Assise criminali presieduta dal giudice Amos Pagnamenta. M.M.

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