LA CRONISTORIA
Anni 80
È verso la metà degli anni Ottanta che la cosca che vede a capo Domenico Branca, luogotenenti i fratelli Giulio e Vincenzo Martino, sbarca nel Milanese. La sua specialità? Il narcotraffico. È la sentenza italiana, cresciuta in giudicato nel 2000, a ricostruire lo scenario.
Gennaio 1995
Presso una banca di Mendrisio viene aperto il conto cifrato ‘Adamo’ intestato ad Antonella Di Nola. Conto che per la sentenza del dicembre scorso pronunciata nei confronti di Franco Longo e Oliver Camponovo e come ribadito dalla Procura federale nel dibattimento odierno è riconducibile ai fratelli Martino. Secondo la ricostruzione sul conto sono transitati un milione e 700mila franchi, serviti anche per acquistare il palazzo di via Motta 10 a Chiasso.
Dicembre 2014
In territorio italiano scatta l’operazione ‘Rinnovamento’ che riporterà in carcere i fratelli Giulio e Vincenzo Martino, considerati «figure di alto rango» e Domenico Martino, sino a quel momento incensurato. Su questo lato del confine le manette scattano anche per Franco Longo, considerato l’uomo di fiducia della ‘famiglia’ in Svizzera. È lui nel 2012 a condurre i Martino dall’ex fiduciario nonché ex municipale di Chiasso Oliver Camponovo.
29 dicembre 2017
La Corte del Tribunale penale federale presieduta da Giuseppe Muschietti riconosce colpevoli e condanna Franco Longo a 5 anni e mezzo per organizzazione criminale e riciclaggio di denaro e Oliver Camponovo a 3 anni (di cui 6 mesi da espiare) per riciclaggio di denaro.
5-6 marzo 2018
Davanti alla Corte federale compare la terza coimputata della vicenda, Antonella Di Nola, oggi ex moglie di Domenico Martino, fratello di Giulio, detto Maciste. Deve rispondere di riciclaggio di denaro, aggravato, e falsità in documenti. La sentenza è attesa il 27 marzo.