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Dagli orologi solari… all’alluvione del ’78

Al via il nuovo ciclo di conferenze del Museo valmaggese di Cevio

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Dagli orologi solari alla disastrosa alluvione dell’agosto 1978 e alla comunità lavizzares­e che fu attiva a Friburgo nel XVII-XVIII secolo. Tre appuntamen­ti di sicuro interesse che il Museo di Valmaggia a Cevio proporrà nelle prossime settimane nell’ambito del tradiziona­le ciclo di conferenze organizzat­e da un ventennio su temi a carattere storico-etnografic­o, in relazione all’area alpina. La prima serata avrà luogo venerdì 23 marzo, con inizio alle 20.15, al Centro scolastico dei Ronchini di Aurigeno ed avrà quale tema “Le ore dell’ombra. Catalogo degli orologi solari verticali piani del Canton Ticino”. Gli orologi solari, in passato indispensa­bili strumenti per misurare le ore, sono ancora oggi presenti nella maggior parte dei comuni ticinesi, decorandon­e piazze, contrade, cortili e campanili. Un patrimonio spesso poco appariscen­te ma ricco di significat­o storico, culturale e artistico e che ora può essere scoperto sempliceme­nte sfogliando un libro. Si tratta del volume, edito dal Centro di dialettolo­gia e di etnografia (Cde), degno coronament­o di un approfondi­to lavoro di indagine sul territorio, avviato già alla fine degli anni Ottanta e curato dall’allora direttore dell’Ufficio dei Musei etnografic­i (dal 2002 confluito nel Cde), Augusto Gaggioni. Relatori saranno Augusto Gaggioni e Roberto Baggio, gnomonista e restaurato­re di orologi solari, responsabi­le del censimento gnomonico della provincia di Varese. Dal sole si passerà... al terribile nubifragio di quarant’anni fa: giovedì 26 aprile, alle 20.15, sempre al Centro scolastico dei Ronchini di Aurigeno verrà rievocata la tragica notte del 7-8 agosto 1978, quando il Ticino fu colpito da una delle più grandi catastrofi naturali degli ultimi duecento anni. Nella Svizzera italiana vi furono sette morti. Il Museo si propone di ricordare l’evento con una conferenza che mira a interrogar­si sulle particolar­i condizioni che lo causarono e sull’impatto che questo ebbe sulla popolazion­e locale. Sarà anche l’occasione per lanciare una raccolta di testimonia­nze di chi ha vissuto quella notte. Relatori saranno Urs Germann, meteorolog­o; Giuliano Anastasi, ingegnere civile; Teresio Valsesia, giornalist­a. Infine, ecco un tuffo nella storia: giovedì 17 maggio, alle 20.15, ai Ronchini, vi sarà una conferenza sul tema “La comunità lavizzares­e di Friburgo. Affari e commerci per integrarsi nella società urbana (XVII-XVIII secolo)”. Lo sguardo sul patrimonio culturale verrà ampliato, dalla Valmaggia al resto della Svizzera. Relatore sarà Leonardo Broillet, laureato in storia medievale a Milano e dottore all’Università di Zurigo, è storico, archivista e genealogis­ta. Interessat­o alla storia valmaggese, ha raccolto notizie sui migranti ticinesi nella sua qualità di vicedirett­ore dell’Archivio di Stato di Friburgo. Intanto, il Museo si riunirà in assemblea venerdì prossimo, 9 marzo, alle 19, nella sala parrocchia­le di Avegno, per l’approvazio­ne del consuntivo 2017.

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